Di fronte al cambiamento delle supply chain, sempre più complesse e interconnesse, cambiano anche le richieste delle aziende ai fornitori di soluzioni di automazione, con la richiesta di tecnologie in grado di dialogare al meglio tra loro. Lo sa bene Dematic, impegnata da sempre nello studiare le migliori soluzioni per implementare l’efficienza e la produttività della supply chain.
Automazione sempre più leva strategica
“È da tempo ormai che stiamo vivendo un’evoluzione dell’automazione in termini di risultati attesi – ci spiega Mauro Corona, Sales Director di Dematic -: in passato la richiesta era l’efficientamento di certi processi specifici, soprattutto nel settore della produzione, e l’automazione si intendeva come basata su una sola tecnologia, penso per esempio al magazzino automatico per migliorare la capacità di stoccaggio. Oggi, invece, si vuole un’automazione orientata a integrarsi ad ampio spettro all’interno del business del cliente, per fornire un miglioramento del livello di servizio complessivo, che sia sempre più leva di differenziazione strategica sul mercato.
Abbiamo vissuto un aumento delle dimensioni dei progetti all’interno delle organizzazioni, in termini di complessità e di numero di tecnologie coinvolte – continua Corona – e siamo arrivati oggi a sistemi basati su più tecnologie, che cooperano tra loro per dare un risultato più articolato, calato all’interno della strategia di differenziazione del cliente sul mercato rispetto ai propri competitor”. Un vero e proprio cambio di prospettiva dunque nell’ottica di utilizzo delle tecnologie all’interno dei sistemi intralogistici, anche spinto dalla comparsa sul mercato di tecnologie nuove, che hanno ampliato le modalità con cui si possono comporre i vari sistemi.
Le richieste dei clienti
“Partendo da queste premesse, le aziende ci chiedono che l’automazione sia scalabile, che sia possibile espandere il sistema in linea con la crescita del business. È un esercizio molto difficile per i clienti, perché non è facile proiettare nel futuro i dati di business su cui si costruisce un sistema di automazione, quindi bisogna dimensionare il sistema almeno a 8-10 anni – ci spiega ancora Mauro Corona -. Un’altra richiesta è l’affidabilità del sistema di automazione, così come un sistema non esageratamente oneroso dal punto di vista del cambio di competenze, delle professionalità che ci sono all’interno del centro distributivo. L’evoluzione dell’automazione è legata anche alla risoluzione delle problematiche legate all’utilizzo della manodopera: la manodopera delle cooperative sta progressivamente aumentando di costo ed è sempre più difficile da reperire. Mi riferisco a manodopera qualificata, di difficile reperimento soprattutto in certi contesti, come i magazzini a temperatura controllata. Questo comporta un uso più sostenuto delle tecnologie. Aggiungo ancora che oggi c’è anche una maggiore attenzione delle aziende alla sostenibilità sociale, al benessere dei propri dipendenti, e questo spinge ulteriormente il ricorso all’automazione per ridurre tra l’altro l’impatto delle malattie professionali, che anche finanziariamente rappresentano un costo per l’azienda e per la società”.
Un centro di eccellenza
Le aziende puntano a trovare nel fornitore un partner tecnologico che sia in grado di portare competenza anche nel proprio business, una competenza che non può che arrivare anche e soprattutto dall’esperienza. “Dematic è un’azienda globale, parte del Gruppo KION dal 2016, con una presenza italiana forte – interviene Flavio Este, Direttore Generale di Dematic Italia -. Dematic in Italia, che conta poco meno di 300 persone, è tante cose, ma è soprattutto un centro di eccellenza, il luogo in cui viene progettata e realizzata una macchina, un processo che implica ricerca e sviluppo, tutta la parte di manufacturing e quella di installazione. A Milano abbiamo un focus sui sorter, che vendiamo in tutto il mondo: uno dei nostri clienti più importanti è Amazon per esempio. La nostra squadra è il nostro primo punto di forza – racconta con orgoglio Este -: abbiamo un eccellente team che segue tutto il processo, dalla progettazione alla gestione del software, e un customer care sempre a disposizione. E ancora, nella nostra sede italiana sono presenti tutti i dipartimenti in maniera strutturata, dal Finance al Marketing, dal Commerciale al team di Solution Development. Questo ci permette di sviluppare i progetti localmente con rapidità e precisione, anche quando si devono gestire delle varianti sull’ordine”.
La forza del gruppo e un’offerta a 360 gradi
Una presenza italiana consolidata, dunque, con alle spalle un gruppo globale, in cui ognuno può portare qualcosa. “I clienti vogliono una conoscenza del proprio business mutuata anche su altri mercati e noi possiamo offrirla, abbiamo più di 11 fabbriche distribuite in tutto il mondo – aggiunge Mauro Corona -. La filosofia dell’azienda, infatti, è sempre stata quella di avere una presenza globale non solo commerciale, ma operativa. Questo ci consente di raccogliere esperienze in tutto il mondo, capire come evolve un settore in ogni singolo mercato e poi condividere queste esperienze all’interno. Il che ci pone come figure consulenziali con un’esperienza globale”.
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Settembre 2024 de Il Giornale della Logistica
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