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ManHandWork Academy: normale amministrazione per una squadra speciale

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“Nella necessità di affrontare la crescente complessità di scenario, molte aziende si vedono davanti a un bivio dove le due uniche opzioni sono l’insourcing o l’outsourcing basato sulla mera fornitura di manodopera”, entra subito nel vivo Marco Covarelli, founder e presidente di ManHandWork, quando iniziamo a parlare dello scenario attuale della terziarizzazione logistica in Italia. “Il nostro lavoro è diffondere la consapevolezza che vi è anche una terza via, ossia affidarsi a un partner in grado di condividere un vero progetto di outsourcing. È questo che ancora si fa fatica a far comprendere al mercato: che quando si parla di outsourcing non ci si deve aspettare un’offerta, ma un progetto. Quando però riusciamo a far passare il valore di questo cambio di approccio, le alternative scompaiono: anche il cliente si rende conto che è questa l’unica strada percorribile per una crescita sana e sostenibile. Lo abbiamo visto in tante aziende, attive in settori diversi, anche in ambiti storicamente più legati a formule di appalto tradizionali, come la GDO. Stiamo lavorando, per esempio, con un’insegna con base a Salerno che conta oltre 450 punti vendita che hanno avviato con noi la terziarizzazione della gestione dei prodotti freschi. Visti i risultati raggiunti in questa prima fase della collaborazione, il cliente sta valutando di affidarci l’outsourcing di tutta l’attività logistica e siamo quindi impegnati nella definizione di un progetto che ridisegni completamente l’organizzazione per trovare nuova efficienza. È proprio in questo tipo di esperienze che possiamo esprimere al meglio il nostro vantaggio competitivo: mentre una cooperativa tradizionale è in grado di fornire solo braccia, noi condividiamo tutte le nostre competenze in logistics intelligence. Se prima era impensabile che un committente coinvolgesse il partner logistico in un progetto strutturale, oggi si lavora uniti da obiettivi condivisi di miglioramento”.

La direzione del cambiamento

Una trasformazione è in atto, dunque, ma qual è la leva di questo cambiamento? “Ancora oggi la maggior parte delle aziende che si decidono a cambiare modello sono aziende che hanno avuto dei problemi nella gestione degli appalti, che si trovano a dover affrontare criticità ricorrenti”. Marco Covarelli non ha paura di raccontare una realtà che il settore conosce bene: “molti operatori logistici si sono sentiti dire dai propri clienti che se non avessero cambiato approccio nella gestione degli appalti per la manodopera, con loro non avrebbero più lavorato. È sempre più una questione di responsabilità. D’altra parte”, prosegue Covarelli, “la logistica è costituita principalmente due elementi: competenze e flessibilità ed entrambi questi aspetti sono profondamente collegati alle persone e alla loro professionalità. Perché sia possibile un cambio di approccio le persone devono essere al centro di ogni progetto. È quanto facciamo in ManHandWork da oltre quindici anni, dalla nostra nascita. Il valore di aziende che, come noi, offrono un servizio è il capitale umano, da sempre siamo quindi impegnati nella valorizzazione delle nostre risorse. Da quest’anno abbiamo compiuto un ulteriore passo in questa direzione, con la creazione della MHW Academy. Si tratta di un progetto che abbiamo in pancia – assieme al nostro Amministratore Delegato Annalisa Cavallo – già da qualche anno, partito ufficialmente a luglio 2023, concepito come vero e proprio vivaio per far germogliare le competenze delle risorse che hanno potenziale e voglia di crescere”.

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Il progetto MHW Academy

L’Academy che abbiamo attivato è la risposta al cambio di scenario in cui la logistica si trova oggi ad operare”, spiega Marco Covarelli. “Non c’è più programmazione e l’attività in magazzino è sempre più fluttuante e imprevedibile, barometro dell’incertezza diffusa. Non è più pensabile rispondere a questa variabilità con il solo sforzo muscolare, servono tecnologie e competenze e persone che le sappiano mettere a frutto al meglio. Da qui la nostra Academy, un programma interno che offre un’opportunità unica ai suoi dipendenti di inserirsi in un contesto altamente stimolante. Attraverso questa iniziativa, le risorse ambiziose e desiderose di crescere potranno coltivare e ampliare le proprie capacità, promuovendo il cambiamento e consolidando la posizione dell’azienda nel mercato. L’obiettivo è duplice: far crescere le risorse attraverso la condivisione dei valori aziendali e le best practice dell’azienda, e allo stesso tempo offrire ai nostri clienti una sorta di squadra speciale in grado di intervenire con tempestività, introducendo soluzioni innovative. Vogliamo che per le nostre persone, entrare nell’Academy significhi entrare a far parte dell’élite della logistica. E ad oggi vediamo conferma nel senso di orgoglio che queste persone condividono e nell’entusiasmo per questo percorso di crescita. E i nostri clienti e partner ne vedono già i risultati sia nell’attività quotidiana sia nelle prospettive di sviluppo. In che modo? Poter contare su una squadra di persone formate, in costante aggiornamento, altamente motivate ci assicura la massima reattività nel proporre soluzioni innovative e customizzate, attivare nuovi progetti e cantieri, intervenire tempestivamente in caso di criticità o anomalie”.

Perché entrare a far parte della MHW Academy?

L’opportunità della MHW Academy è aperta a persone motivate, che hanno voglia di crescere e fare sempre meglio. Oggi la squadra è composta da circa 25 persone, con un’età media di trent’anni, ma il numero è destinato a crescere. Si tratta di un percorso di circa due anni che integra la formazione in aula con quella diretta in magazzino. “I membri dell’Academy hanno l’opportunità di conoscere realtà, magazzini, merceologie, sistemi informatici e problematiche sempre diverse. Hanno la possibilità di scoprire cosa avviene a monte e a valle dei processi che contribuiscono a gestire e in questo modo di acquisire una consapevolezza più completa del proprio operato e sviluppare una visione più ampia. Quando approcciano un nuovo progetto, portano con sé questo patrimonio di conoscenze e competenze e lo condividono per la crescita dell’intero gruppo. I membri del team della nostra Academy diventano così, di fatto, loro stessi dei formatori, innescando un percorso di crescita condiviso che va a vantaggio di tutti, cliente compreso ovviamente. E non si tratta solo di conoscenze: l’entusiasmo di queste persone è contagioso e spinge tutti a dare il proprio meglio. Diventano dei veri e propri ambasciatori nel nostro saper fare. Sono convinto”, conclude Covarelli, “che quando vedi che un lavoratore crede davvero nell’azienda, si è fatto il lavoro migliore. E investire nelle persone è il miglior investimento che si possa fare”.

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di ottobre 2023 de Il Giornale della Logistica


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