P3, società specializzata nell’acquisizione, nello sviluppo e nella gestione di immobili logistici, ha organizzato di recente a Praga “Future Now”, una conferenza che ha riunito relatori di aziende del calibro di Amazon, Uber e IBM, oltre che della School of Management dell’Università di Cranfield.
L’obiettivo? Esplorare come la tecnologia sia destinata a trasformare il mondo in cui viviamo nel prossimo futuro.
Tecnologia: il punto della situazione
Un sondaggio tra i delegati ha dimostrato che solo il 27% delle imprese ha già introdotto l’intelligenza artificiale, o sta progettando di farlo nei prossimi 12 mesi.
Solo il 38% prevede di introdurla nei prossimi 5 anni e il 10% ha dichiarato di non avere intenzione di farlo.
Il CEO di P3, Ian Worboys, ha dichiarato: “Il futuro sta arrivando, e non tra cinque o dieci anni, ma nei prossimi 12-18 mesi”, esortando i delegati a introdurre al più presto possibile le nuove tecnologie per non rischiare l’estinzione.
II cliente è re
Il principale relatore, il futurista Sean Culey, vicepresidente di Manucore, ha spiegato che ci troviamo nel punto di transizione tra la quinta e la sesta onda di “sovversione creativa”, mentre i vecchi modi di lavorare stanno scomparendo e la prossima fase, che sarà incentrata sulla tecnologia, sta appena incominciando ad evolversi. Il cliente continuerà a essere re e la tecnologia dovrà essere utilizzata per consentire alle aziende di spostarsi verso modelli più orientati ad esso.
Secondo Michael Bourlakis della Cranfield School of Management entro il 2020, il consumatore medio europeo sarà più anziano, con una più alta aspettativa di vita ma con un minor potere d’acquisto e sempre più attento all’ambiente, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
Le sfide del futuro
Intelligenza artificiale, condivisione, smart technology, comunicazione e connessione interaziendale saranno i driver principali che guideranno nei prossimi anni lo sviluppo delle aziende.
“Il futuro è qui” ha dichiarato Ian Worboys. “Una parte del cambiamento fa paura, una parte è entusiasmante, nel suo insieme il cambiamento rappresenta un’opportunità”.
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