Una terapia d’urto. È quella proposta da Assologistica al Governo per aiutare le imprese del settore logistico (rappresentato dai codici Ateco 49-50-51-52-53-89.92) ad affrontare l’emergenza, ma soprattutto ciò che le aspetterà “dopo”.
Decontribuzione straordinaria
L’Associazione chiede una riduzione straordinaria del 40% dell’aliquota contributiva IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) a carico dell’azienda con decorrenza dal 1/4/2020 fino a tutto il 31/12/2021 a condizione che l’impresa mantenga fino a tale data almeno l’80% dei livelli occupazionali in forza alla data dell’1/2/2020, intendendo per tali i lavoratori non in prova a tempo indeterminato ed esclusi gli apprendisti. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Credito di imposta sugli acquisti di DPI
La richiesta è quella di riconoscere il credito di imposta del 50% sul costo di acquisto sostenuto e documentabile da parte dell’azienda dei DPI necessari ai lavoratori, in applicazione delle misure previste dal protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.
I costi ammessi al credito di imposta sono quelli sostenuti con decorrenza 1/3/2020 e fino al 31/12/2021.
Status per la logistica di “servizio pubblico essenziale”
Riconoscimento immediato per la logistica dello status di “servizio pubblico essenziale” con relativa applicazione delle norme della Legge n. 146/90 e successive modificazioni per tutta la durata di permanenza dello stato di emergenza, così come da delibera del Consiglio dei ministri del 31/1/2020.
Liquidità e sostegno finanziario
Richieste inoltre dall’associazione misure di sostegno finanziario alle imprese (estensione dell’art. 56 del D.L. 17/3/2020 n. 18 (Cura Italia) anche alle grandi imprese, sblocco immediato dei crediti fiscali vantati dalle imprese (IVA, IRES, IRAP) in forma di liquidazione o in forma di smobilizzo del credito verso il settore bancario, con copertura di garanzia da parte dello Stato; soppressione per il 2020 dell’aumento IRES per i concessionari di demanio pubblico, di cui all’articolo 1 comma 716 della Legge 27/12/2019 n. 160.
Attenzione alle aziende che esportano
Attenzione poi alle aziende che esportano e per le quali si chiede la sospensione delle restrizioni previste dal DPCM del 22/3/2020 per le sole attività svolte dalle imprese del settore logistico a favore di clienti esteri. Il rischio è infatti che i committenti esteri possano decidere di approvvigionarsi altrove.
“Lo Stato faccia la sua parte”
“In questo difficile momento e nei momenti che seguiranno nel dopo-emergenza al nostro Paese e a tutte le sue componenti produttive sarà chiesto uno sforzo importante. Le imprese, anche del nostro settore, non possono essere lasciate sole ad affrontare quello che le aspetta, nella consapevolezza che la nostra Economia deve continuare a essere una delle maggiori economie del Vecchio Continente (e non solo). Noi logistici faremo la nostra parte, come abbiamo sempre fatto (e dimostrato anche in questi giorni), ma lo Stato deve fare la sua, stando al nostro fianco in quella che si sta configurando come una sorta di ricostruzione del Paese”, commenta il presidente di Assologistica Andrea Gentile.
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