In occasione dell’edizione 2023 di LOGIMAT a Stoccarda abbiamo fatto quattro chiacchiere con Andrea Campora, Senior VP Commercial EMEA di Dematic.

“Rispetto agli esordi dell’automazione, quando era la elettromeccanica a far da padrona, oggi l’innovazione spinge verso un’automazione sempre più ibrida e integrata, in costante evoluzione. Così come le supply chain stanno cambiando, trasformandosi da realtà monolitiche connesse a “cascata” a ecosistemi ricchi di interconnessioni, anche le soluzioni di automazione richiedono un approccio sistemico, dove ogni valutazione va effettuata considerando la complessità in cui dovrà operare. Ogni magazzino, infatti, non è più un mondo a sé, focalizzato su un’unica funzione, ma un hub dove confluiscono flussi diversi, in grado di operare in modalità multicanale e sviluppando differenti specializzazioni”. All’automazione, quindi, cosa si chiede? “Sviluppare specifiche soluzioni per le differenti esigenze, in grado di dialogare al meglio tra loro”, risponde senza indugio Campora, “la complessità a monte di qualsiasi processo deve trovare nell’automazione una semplificazione vincente”.

Cambiamento: opportunità da cogliere

“I cambiamenti in atto impongono di ripensare priorità ed obiettivi alla ricerca di nuove forme di sostenibilità. Dobbiamo prendere coscienza di quanto, in situazioni normali qualsiasi mercato sia pigro, resistente al cambiamento. La mutazione degli equilibri che stiamo vivendo”, sottolinea Campora, “va presa come un’opportunità: il tema dell’energia, l’aumento del costo del denaro, l’incremento delle spese per la manodopera e la sua scarsità… tutto spinge a cambiare. Dobbiamo e possiamo governare al meglio questa trasformazione. L’AI può essere un ottimo alleato per rispondere a questa istanza di governance: può supportarci al meglio nell’elaborazione dei big data oggi a nostra disposizione e approcciare in modo efficace la complessità, semplificandola nella gestione operativa.

In questo momento vedo, da un lato, una disponibilità di tecnologie mai vista prima dal mercato e, dall’altro lato, l’urgenza di trovare nuove soluzioni alle sfide che si presentano: mi aspetto un netto salto evolutivo nei prossimi anni”.

Flessibilità: soluzioni aperte

“Per quanto riguarda Dematic, stiamo lavorando soprattutto per dare risposta all’incertezza che caratterizza la fase che il mercato globale in generale e quello europeo in particolare stanno vivendo. In che modo? L’incertezza è essa stessa una leva di cambiamento e necessita di essere affrontata con flessibilità e soluzioni pienamente riconfigurabili. Le nostre attività di Ricerca&Sviluppo vanno proprio in questa direzione. Sviluppo dell’automazione e sviluppo software (WMS) procedono in parallelo perché nella logistica di oggi la gestione del dato è il centro di tutto e qualsiasi supply chain fisica deve essere pienamente integrata a quella digitale”.

Con questo obiettivo Dematic ha stretto una partnership con Google Cloud per rafforzare la resilienza della supply chain e fornire soluzioni go-to-market combinando l’esperienza della supply chain di Dematic con le tecnologie cloud, l’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico (ML) all’avanguardia di Google Cloud.

“Con la progressiva migrazione delle soluzioni nel cloud e introducendo AI e ML, saremo in grado di supportare ancor meglio i nostri clienti nella gestione della loro supply chain. Si aprono nuove opportunità, una nuova generazione di soluzioni per l’intralogistica”.

Futuri possibili: dove si fa innovazione

“Il cambiamento, per quanto non omogeneo, è in atto in modo trasversale nei differenti settori”, spiega Andrea Campora. “Lo vediamo, per esempio, nel settore parcel e 3PL, un comparto che tradizionalmente era poco propenso ad investire in automazione a causa della variabilità dei contratti e loro durata. Oggi anche in Italia la situazione sta cambiando: i modelli del passato non sono più sostenibili e questa presa di coscienza sta facendo evolvere la domanda.

L’attenzione all’innovazione e l’automazione è però in crescita in tutti i settori: ambiti più maturi che avevano già intrapreso questa strada – penso al pharma, all’automotive – stanno ripensando i propri processi e di conseguenza le soluzioni adottate, mentre il grocery, i durable, il fast fashion hanno fame di cambiamento. La flessibilità è il driver di ogni progetto, fino alla riconfigurabilità totale.

Disponiamo oggi di strumenti di supporto alle decisioni come soluzioni Digital Twins, Real Time Forecasting & Monitoring, che ci permettono di provare a immaginare futuri possibili: dobbiamo scegliere quale vogliamo concretizzare”.

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di maggio 2023 de Il Giornale della Logistica