Innovazione, specializzazione e customizzazione: queste le parole chiave che contraddistinguono la storia, ma anche i progetti per il presente e gli obiettivi per il futuro di Savoye, società specializzata in soluzioni per l’automazione dell’intralogistica.
Savoye nasce in Francia negli anni Sessanta strutturandosi come azienda familiare vocata all’innovazione al servizio dell’industria, specializzandosi a partire dagli anni Novanta nell’ambito intralogistico, progettando e installando soluzioni di automazione su misura per la logistica, focalizzandosi in particolare sul mercato francese e del Benelux, ma sviluppando progetti anche oltralpe grazie alla sua presenza diretta in Italia fin dal 2005. Con l’acquisizione, nel 2018, da parte nel Gruppo cinese NOBLELIFT, l’azienda ha sviluppato una visione ancora più globale del proprio business, ponendosi come obiettivo di raggiungere, da qui a due anni, un fatturato di 200 milioni di euro ed entrare nella top 20 dei player globali del settore intralogistico, forte di una squadra di oltre 630 dipendenti nel mondo e un know how accumulato in oltre 35 anni di attività.
Il piano di sviluppo procederà speditamente su due binari paralleli: da un lato il Gruppo sta investendo in attività di Ricerca&Sviluppo e in nuove acquisizioni per ampliare la propria offerta tecnologica con nuove forme di automazione in ottica di Logistica 4.0. Contestualmente si amplieranno gli orizzonti di mercato della società che nel piano di espansione geografica avrà un occhio di riguardo per il nostro Paese che racchiude in sé grandi potenzialità nell’ambito dell’automazione per l’intralogistica.
In questo percorso di crescita e sviluppo, dunque, l’Italia gioca un ruolo di primo piano, come rivela Massimo Cecchinato, oggi alla guida della branch italiana di Savoye. “Tre sono gli elementi principali dai quali Savoye trae la sua forza: l’approccio al cliente, le solide competenze tecnologiche e il patrimonio di esperienza in specifici mercati verticali. Dal punto di vista dell’approccio con i clienti”, sottolinea Cecchinato, “Savoye dimostra di essere un’azienda con la capacità di catalizzare competenze tipica di una multinazionale, ma in grado di proporre soluzioni su misura, perfettamente calibrate sulle specifiche esigenze e sul contesto operativo, con l’agilità tipica di un’impresa locale, mettendo in campo una squadra di professionisti che lavora fianco fianco con i clienti per aiutare le aziende a far evolvere la propria logistica per rispondere alle esigenze di un mercato in rapida trasformazione”.
Un progetto disegnato a tre mani
Ogni soluzione disegnata da Savoye racchiude in sé il know how sviluppato nei lunghi anni di attività dai 3 marchi in cui Savoye si è organizzata internamente: INTELIS focalizzata nei sistemi automatizzati per lo stoccaggio, il picking e il packaging; A-SIS specializzata in soluzioni software come WMS e TMS; PRODEX che progetta e realizza soluzioni di stoccaggio e trasporto più leggere, per le aziende che sono ai primi passi nell’automazione del proprio magazzino”. I tre marchi operano in piena sinergia così da assicurare a ciascun cliente una soluzione tailor made che risponda alle esigenze presenti e agisca da volano per gli sviluppi futuri.
“Ogni progetto customizzato, concepito a partire dall’ascolto delle esigenze dei nostri clienti e dall’analisi del loro business e del contesto operativo, è pensato secondo una struttura flessibile e scalabile, così che possa dimostrare la propria efficacia anche nell’affrontare le sfide dei cambiamenti che il mercato continuamente impone. A testimonianza di questa particolare visione, vi è la continuità nei rapporti che ci lega ai nostri clienti”, rivela Massimo Cecchinato, “anche in Italia, infatti, stiamo oggi rinnovando o sviluppando progetti di automazione per aziende che già da anni utilizzano le nostre soluzioni in magazzino”.
Un esempio in tal senso è quanto recentemente realizzato per Office Distribution, azienda specializzata nella distribuzione di materiali per ufficio che ha confermato la fiducia in Savoye implementando una soluzione che efficientasse la parte di packaging e consentisse, così, di aumentare ulteriormente i livelli di servizio al cliente.
Proprio il settore della distribuzione di prodotti per ufficio e cancelleria rappresenta uno dei campi dove Savoye ha acquisito una posizione di leadership: “l’esperienza acquisita in un ambito tanto complesso”, racconta Cecchinato, “che gestisce un altissimo numero di referenze e grossi volumi di output, caratterizzati da una forte frammentazione e una marcata stagionalità, ci rende gli interlocutori ideali per trovare soluzioni su misura anche per aziende che operano nei settori del beauty and healthcare, nel food, nella ricambistica e nel luxury. È proprio questi comparti, dove già sono attive in Italia e in Europa soluzioni a marchio Savoye – con referenze del calibro di Estée Lauder, Kiabi, Sonepar, Lyreco, Staples … – che vogliamo rivolgere maggiormente la nostra attenzione, supportando le aziende nell’affrontare le nuove sfide di mercato, con un’attenzione particolare all’ambito e-commerce per una distribuzione efficacemente omnicanale”.
Focus sul mercato italiano
In più, nell’approccio al mercato italiano, una particolare attenzione viene rivolta al mondo delle PMI: “le piccole e medie imprese rappresentano la forza del tessuto produttivo italiano e per crescere in modo competitivo hanno sempre più bisogno di tecnologia all’avanguardia declinata in progetti a misura di specifica esigenza”, spiega Massimo Cecchinato, “rileviamo un interesse crescente verso l’automazione in ambito intralogistico e vogliamo porci come interlocutori preferenziali e preparati per rispondere a queste necessità per agevolare il salto evolutivo di questa fascia di mercato”.
Per essere sempre più vicini alle imprese italiane, Savoye sta investendo per potenziare la squadra presente sul territorio: “vogliamo crescere in modo rapido ma equilibrato, mettendo al centro le esigenze dei nostri clienti. Per questo”, racconta Cecchinato con l’entusiasmo di chi affronta nuove stimolanti sfide, “stiamo inserendo nuove risorse che ci permettano di potenziare le attività di system design e consulting– perché per noi la parte di analisi e customizzazione rappresenta il cuore di qualsiasi progetto – e il customer service, così da poter proseguire nel nostro percorso di sviluppo e consolidarci al meglio sul mercato interno, fino a poter guardare anche oltre i confini nazionali”.
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di settembre 2019 de Il Giornale della Logistica
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