Una lunga relazione, con cuore pulsante a Piacenza, destinata a proseguire. È quella tra il marchio statunitense di lifestyle Guess e il provider pure-player di contract logistics GXO. A riassumerla è Alessandro Renzo, AD di GXO Italia e Svizzera: “Dopo una proficua attività di trattativa, la partnership è nata nel 2011, quando siamo stati chiamati a gestire per conto del cliente l’intero magazzino di Piacenza, in cui confluiscono le attività di Guess che riguardano l’Italia e il sud Europa. Nel tempo il business è cresciuto – siamo passati da 200 a 500 operatori nel sito – e nel 2017 la collaborazione si è estesa al centro distributivo olandese di Venlo, che gestisce il nord Europa. Poi, più di recente, le attività con il marchio Guess hanno coinvolto anche una piattaforma nel Kentucky, dunque negli Stati Uniti. In altre parole, di fatto abbiamo composto la supply chain a livello globale”.
“Con Guess abbiamo costruito un rapporto umano preziosissimo – sottolinea l’AD – Prova ne sia il proseguo della collaborazione: alla fine del 2024 è stata infatti annunciata l’estensione dell’accordo in Italia e nei Paesi Bassi fino al 2032”.
GXO per Guess: le attività in Europa
In Italia GXO gestisce un sito doganale situato a Piacenza, il quale fornisce servizi logistici omnichannel per borse, calzature e outlet, tra cui il controllo qualità, l’etichettatura dei prezzi, l’identificazione a radiofrequenza (RFID), nonché servizi business-to-consumer per l’Europa sud-occidentale. Nei Paesi Bassi, invece, gestisce un magazzino doganale per l’abbigliamento: lo stabilimento si occupa anche delle operazioni fiscali legate alle importazioni e alle esportazioni.
Ma quali sono le criticità nel lavorare con un marchio come Guess? “Sicuramente l’imprevedibilità della domanda e le complicazioni logistiche dovute a cause esterne, basti pensare alla crisi del Mar Rosso, al Canale di Suez, le quali hanno portato inevitabili pressioni sui siti – risponde Alessandro Renzo- Per far fronte a queste incognite è determinante il lavoro di squadra con il cliente, con il quale mettiamo a fattore comune le diverse competenze. E poi pagano agilità e flessibilità: bisogna avere prontezza di riflessi”.
“Dall’inizio della collaborazione con Guess – aggiunge – abbiamo sfruttato la nostra esperienza per implementare soluzioni all’avanguardia che hanno migliorato la capacità, l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità. Insieme, abbiamo ottenuto numerosi successi. E siamo pronti ad accoglierne di nuovi”.
Il magazzino di Piacenza
Entrando nel merito del magazzino di Piacenza, si tratta di un impianto di 55mila metri quadrati interamente dedicati a tutte le attività logistiche di Guess: dal ricevimento allo stoccaggio, fino alle spedizioni verso i negozi italiani e di buona parte dell’Europa, tra cui quelli spagnoli, francesi e tedeschi.
“Da Piacenza partono anche gli ordini destinati al cliente finale, dunque acquistati attraverso il canale e-commerce – riferisce Alessandra Gritti, responsabile del magazzino di Piacenza di GXO – Per questo segmento registriamo il massimo dei picchi in occasione di periodi particolari, in primis il Black Friday”.
Il magazzino è suddiviso in quattro blocchi, due dedicati completamente allo stoccaggio, uno dedicato all’automazione con sorter e l’ultimo alla spedizione. L’impianto è aperto dalle 6 alle 18, i 500 operatori attivi lavorano principalmente su un turno. Sono 72 le porte di carico per inbound e outbound, l’80 per cento di esse viene utilizzata tutto il giorno.
“Scarichiamo container che arrivano principalmente dal Far East, dunque India, Bangladesh eccezion fatta per la merce del marchio Marciano by Guess, i cui fornitori sono italiani – rileva Gritti – Questi ultimi arrivano a Piacenza con mezzi dedicati: una volta all’interno del magazzino, la merce che fa capo a questo brand subisce un controllo qualità molto dettagliato”. Per il resto della merce, invece, il controllo qualità è a campione; conclusa questa fase le referenze in arrivo vengono messa a stock e dunque rese disponibili al cliente finale.
“Non tutti i negozi desiderano la stessa tipologia di merce, oppure possono essere diverse le tempistiche di approvvigionamento per via del luogo in cui si trovano – spiega Gritti – Per dirla con un esempio concreto, è chiaro che un negozio di Roma fa scelte diverse rispetto a un negozio di Berlino: sono variabili che aumentano la complessità delle nostre attività”. Una volta preparato, l’ordine parte verso la destinazione finale tramite la flotta del cliente: “Alterniamo tre mesi di picco, che coincidono con il cambio stagione, dunque novembre, dicembre e gennaio e poi giugno, luglio e agosto, con tre mesi di scarico – precisa Gritti – Per l’e-commerce le attività sono più continue e diversificate: gestiamo infatti anche eventuali pacchi regalo o personalizzazioni”.
Nei periodi di massima attività gli ordini partono a mezzogiorno e poi alle 18.00. Nei periodi meno frenetici, invece, si preparano gli ordini durante la giornata e poi le spedizioni avvengono dalle 17.00 alle 20.00. “In una giornata ordinaria partiamo alle 6 di mattina con il prelievo della merce e poi proseguiamo con tutte le fasi di consolidamento della spedizione, a partire dall’imballo. Per i prodotti venduti in e-commerce prevediamo una differente tipologia di packaging, poiché si tratta di ordini decisamente più piccoli”.
Tra tecnologia e lavoro dell’uomo
A GXO la tecnologia a supporto del lavoro umano sta a cuore: ha ottimizzato le operazioni implementando una serie di soluzioni automatizzate, tra cui scanner ProGlove, sorter per gli indumenti, sorter per i colli e macchine per l’induzione automatica. Nei prossimi mesi, nei Paesi Bassi il provider logistico prevede di introdurre anche gli AGV (Automated Goods Vehicles). Basandosi su un programma di miglioramento continuo, anche in futuro continueranno a essere introdotte nuove soluzioni tecnologiche.
“Nel sito di Piacenza sono presenti diverse tipologie di automazione, principalmente sorter, ossia impianti di smistamento colli – racconta Gritti – Questo vale principalmente per gli accessori. Per i prodotti tessili (Denims Apparel), invece, lavoriamo con un sorter che gestisce i pezzi: in pratica in automatico il sistema crea l’ordine finale, quindi il collo verso il negozio. Il prelievo e lo stoccaggio sono fatti manualmente dagli operatori con i carrelli retrattili elettrici poiché la merce viene stoccata principalmente a bancale”.
La flotta dei carrelli, che conta 120 unità, è operativa tutto il turno: in generale le macchine vengono ricaricate durante la pausa pranzo e poi la sera, ad attività conclusa. “Le ricariche non partono mai prima delle 21 poiché vogliamo ridurre l’impatto ambientale del sito – precisa Gritti – I carrelli sono gestiti da un sistema che ne monitora i consumi, eventuali manomissioni, danni o errori in modo che, real time, sappiamo quali sono quelli che necessitano di interventi di manutenzione”.
Il futuro
Due gli obiettivi per il prossimo futuro: incrementare sempre di più il lead time di lavorazione per essere ancora più efficienti e migliorare il packaging del b2b al fine di contenere lo spreco (over packaging). In collaborazione con Guess, GXO ha infatti lanciato un’iniziativa per l’utilizzo di imballaggi ecologici specificamente adattati all’ambiente logistico, il tutto per ridurre i rifiuti.
“Desideriamo consumare il meno possibile materiali che poi rientrano in sito per esubero ordini – conclude Gritti – in altri termini, lavoriamo affinché si abbiano ordini giornalieri e costanti, al fine di garantire ai negozi una più facile gestione e, di conseguenza, azzerare o almeno diminuire i resi che implicano maggiori costi e consumi in termini di trasporto e di materiali”.
Emanuela Stifano
Estratto dell’articolo pubblicato completo nel numero di Gennaio-Febbraio 2025 de Il Giornale della Logistica