Partiamo dal suo percorso professionale, maturato in contesti importanti
Ho iniziato in Accenture dopo la laurea come analyst dei progetti di system integration, poi mi sono spostato sulla business consultancy in ambito supply chain. Da Accenture sono passato in Carrefour, per 5 anni, occupandomi di logistica non alimentare, per arrivare in Cortilia, dove sono rimasto 8 anni. Sono entrato in Cortilia quando era ancora una piccola realtà, eravamo solo in 15 persone. È stata un’esperienza molto formativa: qui ho imparato moltissimo, avendo seguito come Operations Manager lo sviluppo della supply chain in ogni aspetto: il trasporto, il customer service e demand planning e la creazione di un nuovo magazzino da zero.
A febbraio dello scorso anno la nomina a Direttore Supply Chain di Dr. Max, in un momento di profonda trasformazione e crescita dell’azienda nel nostro Paese
Dr. Max sta continuando il suo programma di sviluppo in Italia, spinta dalla forte crescita aziendale e dalla recente acquisizione di Neo Apotek. Oggi è presente in 17 paesi Europei, conta circa 3.000 farmacie e oltre 11.500.000 clienti iscritti al suo programma fedeltà. In Italia offriamo un servizio di qualità, rapido e affidabile attraverso 210 farmacie e un sito e-commerce in grande espansione. Parliamo di un’azienda che nel 2023 ha chiuso con un fatturato consolidato di 310 milioni di euro. Quando sono entrato in Dr. Max stavamo avviando il magazzino di Telgate, eravamo in fase di test dell’automazione, di ottimizzazione e di avviamento. Un magazzino incredibilmente avanzato: una struttura di 14 mila mq che soddisfa sia gli ordini per clienti e-commerce sia le consegne nelle farmacie fisiche sparse sul territorio, con un altissimo livello di automazione.
Una scelta dettata da un’esigenza precisa
In Dr. Max lavoriamo ogni giorno con l’obiettivo di garantire ai nostri clienti accessibilità sotto ogni aspetto. Tutti devono poter acquistare i migliori prodotti al miglior prezzo, con un servizio di qualità, che sia anche veloce. L’investimento in tecnologia avanzata di Telgate è un pilastro essenziale per mantenere queste promesse verso i nostri clienti, continuare a crescere con loro e garantire lo stesso livello di servizio alle nostre farmacie.
Un investimento che vi è valso anche un importante riconoscimento
Con Geekplus, realtà attiva nel settore dei robot automatizzati e delle soluzioni logistiche e nostro fornitore, abbiamo preso parte ai Robotics Automation Awards vincendo il premio nella categoria “The Best Use of Robotics or Automation in Retail Award”. Un riconoscimento che celebra gli sforzi congiunti nel migliorare le operazioni di magazzino con soluzioni di automazione all’avanguardia e rappresenta un grande traguardo per Dr. Max.
Facciamo un passo indietro, come siete arrivati alla scelta di aprire un nuovo magazzino?
Dr. Max è entrato in Italia con la parte retail, nel 2022 ha iniziato a lavorare sull’e-commerce con un magazzino a Fiano Romano, in centro Italia, che era completamente manuale. L’e-commerce è cresciuto poi in modo esplosivo – basti pensare che nel solo 2023 la domanda è aumentata del 55% e per il 2025 è previsto un ulteriore incremento del 40% -, quindi la scelta del nuovo magazzino si è resa necessaria per seguire l’incremento dei volumi: ci siamo spostati da Fiano a Telgate, vicino Bergamo, su un magazzino di 14mila metri quadrati, di proprietà di Gruppo AKNO. Un magazzino altamente automatizzato inizialmente dedicato solo all’e-commerce, poi a luglio scorso siamo partiti con il servizio alle farmacie Dr. Max, rendendolo un magazzino multicanale, che è arrivato oggi a servire le 210 farmacie del circuito. Lo spazio è quindi specializzato per trattare oltre 10.000 SKU di prodotti farmaceutici e cosmetici, ma contiamo di arrivare a breve a quota 12mila.
Chi sono i vostri partner?
Dr. Max ha scelto partner autorevoli, quali SSI SCHAEFER come appaltatore generale e Geekplus per il supporto tecnologico e la robotica. Insieme, hanno sviluppato una soluzione avanzata e ad alte prestazioni che integra i sistemi Goods-to-Person e Tote-to-Person di Geekplus con i sistemi di convogliamento di Schaefer per ottenere l’efficienza ottimale.
Abbiamo anche automatizzato la chiusura delle scatole con un sistema innovativo per il mondo del retail, che permette di ridurre il volume dei cartoni che vengono poi trasportati dai corrieri.
Ciò che rende unico il polo di Telgate è proprio il suo sistema di automazione – aspetto fondamentale per il Gruppo -, poiché aiuta l’azienda a gestire un volume di commesse sempre in aumento, oltre a migliorare la capacità di stoccaggio e aumentare l’efficienza complessiva di lavoro. Questo sistema organizzativo consente di evadere le richieste in modo più rapido arrivando a raggiungere un’accuratezza del 99,9%.
Scendiamo nel dettaglio delle scelte di automazione
All’interno dello spazio di Telgate abbiamo scelto di integrare diverse tecnologie. Abbiamo un sistema a rulliere per gestire in maniera più snella i prodotti alto rotanti e tagliare le attività a non valore aggiunto, quindi lo spostamento degli ordini all’interno del magazzino. Le rulliere portano i contenitori, che siano un cartone per l’e-commerce o una cassa per la farmacia, all’operatore, il quale preleva da scaffale i prodotti, riempie il contenitore e lo rimette in linea. Con questa tecnologia gestiamo, come dicevo, i prodotti alto rotanti, muovendo fino a 10mila ordini in una giornata.
A questa soluzione si unisce la tecnologia di Geekplus, di tipo AMR, con i robot a guida autonoma, i RoboShuttle Tote-to-Person: una tecnologia “cassa all’uomo” che ha il vantaggio di un utilizzo molto efficiente degli spazi, che ha permesso di aumentare l’efficienza di picking del 200%, consentendo una gestione fluida delle richieste nei momenti di picco, mantenendo allo stesso tempo velocità e precisione. Il sistema Geek+ è un magazzino a stoccaggio intensivo con due tipi di robot che lavorano in sincrono e collaborano tra loro per stoccare e prelevare la merce: robot che lavorano in quota, per massimizzare l’utilizzo del magazzino anche in verticale, e robot che lavorano a terra. Quelli al piano zero trasportano le casse dall’inbound alla zona di stoccaggio e dalla zona di stoccaggio alle postazioni di picking e i robot verticali mettono le casse in quota o le riportano in basso.
Quali vantaggi porta?
Innumerevoli vantaggi direi. Intanto, ci garantisce una grande capacità di stoccaggio in uno spazio limitato – parliamo di circa 9mila prodotti in quest’area -, con una riduzione degli spazi necessari per la movimentazione. Ancora, permette di aumentare la capacità produttiva in modo efficiente, servendo canali diversi in modo flessibile e riducendo le movimentazioni a non valore aggiunto, e, non meno importante, permette di avere un ambiente di lavoro molto più sicuro, perché dove opera l’operatore non c’è traffico. Inoltre, si tratta di un lavoro semplice, poco usurante e “leggero”: l’operatore lavora in un’area ristretta dove ha tutto a portata di mano, è indirizzato dalla tecnologia, non sposta carichi, muove pezzi.
Tutte condizioni che aprono la porta anche a figure che prima non avevano acceso al magazzino
Esatto, abbiamo potuto inserire molte più donne, con i vantaggi che questo comporta in termini di attenzione che una lavoratrice donna sa mettere nel suo lavoro, e persone di lingua non italiana, perché non sono necessarie particolari competenze linguistiche per svolgere la mansione richiesta. Lo stesso dicasi per le caratteristiche fisiche: non è necessario avere forza fisica o resistenza. La platea di persone che lavorano in magazzino si è quindi ampliata. Ci rivolgiamo a una cooperativa con un indotto di circa 70 persone.
Tutyo questo è un aspetto che impatta molto sul fronte della sostenibilità sociale di Dr. Max
Sì, adesso siamo molto più inclusivi nella scelta del personale, che peraltro siamo in grado di formare in tempi brevi. Abbiamo uomini, donne, italiani e stranieri, che lavorano bene insieme, svolgendo un lavoro poco usurante.
- Nome e cognome: Stefano Verna
Luogo e data di nascita: Verbania, 20/03/1982
Formazione: Laurea Magistrale in General Management presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi
Percorso professionale: Ho lavorato in Accenture Italia come System Integration and Business Consultant analyst in ambito Supply Chain, poi in Carrefour Italia come Responsabile progetti Supply Chain non food e poi responsabile approvvigionamento non food. Da qui in Cortilia come Operation Manager con responsabilità su demand planning e magazzino
Hobby: Sport in montagna (mountain bike, sci, trekking)
Punto di forza: Adattabilità nel trovare soluzioni
Tallone d’achille: Credere sempre che ce la si possa fare
Libro sul comodino: “Emotional intelligence” di Daniel Goleman
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Gennaio-Febbraio 2025 de Il Giornale della Logistica