Il nome Cortilia evoca una spesa di qualità, clienti consapevoli, prodotti e produttori eccellenti. Un bel traguardo
Sicuramente sì se penso che siamo partiti nel 2011 consegnando solo su Milano tre volte la settimana e siamo arrivati oggi a coprire tutta Italia 5 giorni su 7 e centinaia di comuni in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna 7 giorni su 7. All’inizio offrivamo un centinaio di prodotti ortofrutta da 10 fornitori, oggi si parla di circa 5.000 prodotti da più di 400 fornitori di tutta Italia: copriamo tutte le categorie merceologiche per poter garantire al cliente una spesa completa. Siamo cresciuti per dare un servizio ai nostri clienti e per essere sostenibili anche economicamente.
Cosa vi guida nella scelta dei fornitori?
Valorizziamo prodotti di eccellenza e promuoviamo la biodiversità e il territorio. Il biologico copre attorno al 50% della nostra offerta, per il resto guardiamo al rispetto della stagionalità e dei tempi della natura, perché questo porta ad avere un prodotto più fresco e di migliore qualità. Faccio l’esempio delle fragole: cerchiamo di averle a inizio stagione, dalla Basilicata, poi arrivano quelle del bosco e sottobosco del Trentino-Alto Adige e del Piemonte, ma non le abbiamo tutto l’anno.
Uno dei fattori maggiormente differenzianti per Cortilia è la modalità con cui selezioniamo i nostri fornitori. Tra i parametri che utilizziamo per sceglierli, infatti, ne valutiamo l’origine, il rispetto dei protocolli, l’impegno nel sociale e ovviamente la qualità dei prodotti. Negli anni, Cortilia si è distinta per essere una delle pochissime realtà a rispettare ferree politiche a favore del benessere animale (i.e. Good Chicken award) e per promuovere diverse realtà che investono contro il caporalato. Allo stesso tempo, cerchiamo di essere equi sul fronte del prezzo: un prezzo conveniente, ma che valorizzi la qualità dei prodotti e che sia giusto, il così detto fair price, per valorizzare la filiera e i territori. Concludo con un altro dato importante: il 70% dei nostri volumi fa meno di 200 km dal fornitore alla zona di consumo, che rimane per la maggior parte in Lombardia, seguita da Piemonte, Emilia Romagna e Liguria.
In sintesi, le scelte assortimentali di Cortilia seguono le richieste e le preferenze dei nostri clienti, che si fidano della nostra selezione.
Come è stata gestita la crescita dei volumi sul fronte delle operations?
Nei primi anni del suo sviluppo, Cortilia era un marketplace che faceva incontrare i consumatori e i produttori e di fatto organizzava solo le consegne. Dal 2014 abbiamo iniziato a utilizzare un magazzino: siamo andati così verso la logica del retail. Per poter garantire un servizio migliore, era necessario acquistare la merce, farla transitare dal nostro magazzino e organizzare le consegne più velocemente.
La consegna “oggi per domani” è iniziata nel 2016, con il supporto di un software WMS, in un magazzino di 750 metri quadrati a tre temperature (secco, fresco, ortofrutta) con una preparazione manuale delle spese. Un processo ben studiato. Nel tempo, abbiamo avuto la fortuna di poter crescere nella stessa struttura, per cui, dal 2016 al 2020, la superficie di magazzino utilizzata da noi è via via cresciuta e ha superato i 5mila mq, inoltre nel 2020, favoriti anche dall’esplosione post Covid, siamo riusciti a triplicare la nostra capacità produttiva nel giro di pochi mesi.
Le cose poi sono cambiate ancora, con la realizzazione di un nuovo magazzino a Cassina de’ Pecchi…
Già nel 2019, prima del Covid, stavamo ragionando sulla realizzazione di un nuovo magazzino. Lo abbiamo progettato sulle base delle esperienze maturate e delle nostre esigenze e siamo andati live a ottobre 2021, per poi chiudere definitivamente il magazzino precedente a marzo 2022. Il nuovo magazzino ha una superficie coperta di 15mila mq e si estende su una superficie complessiva di circa 50mila mq. Entrambi i fronti sono utilizzabili sia da bilici che da furgoni, con ampie zone di manovra, e c’è un parcheggio per circa 140 furgoni cassonati, con punti di ricarica.
Questo magazzino, che oggi serve tutta Italia, è progettato per lavorare 24 ore su 24 tra inbound e outbound ed è strutturato per supportare un’ulteriore crescita e gestire il doppio dei volumi. Per il 2025, infatti, abbiamo piani di raddoppio delle 5mila SKU attuali.
Diamo qualche numero
Il magazzino di Cassina de’ Pecchi oggi serve tutta Italia, gestisce, come dicevo, circa 5mila SKU su tre temperature: prodotti freschi a 0-2 gradi, ortofrutta fino a 8-10 gradi e prodotti secchi a temperatura ambiente. Riceviamo merce da circa 400 fornitori, con circa 60 ordini fornitori al giorno, e prepariamo dalle 1.500 alle 2.500 spese al giorno che serviamo “oggi per oggi” su Milano e la prima cerchia; “oggi per domani” sempre su Milano e il resto della Lombardia, Emilia Romagna fino a Bologna, su Genova e Torino; con consegna a due giorni nel centro Nord fino a Roma, e nel resto d’Italia con consegna a più giorni.
Le zone più vicine e le principali del Nord Italia sono servite con dei furgoncini, per il resto d’Italia usiamo corrieri refrigerati a carattere regionale e nazionale.
Ogni giorno preleviamo tra i 40mila e i 70mila pezzi con l’obiettivo di una crescita ulteriore, anche per nuove partnership che stiamo mettendo in piedi. Per questo abbiamo progettato un magazzino flessibile, volto alla crescita.
Come vi ha aiutato l’automazione?
Ci siamo concentrati su una semi-automazione, per cui abbiamo automatizzato solo i flussi di outbound, quindi la parte che riguarda il picking ma non solo, anche la composizione delle spese. Il nostro è un sistema di convogliatori, di rulliere automatizzate che porta i box standardizzati – dove viene composto l’ordine del cliente – nelle diverse aree di picking del magazzino. In un turno di 8 ore vengono preparati 3-4 mila box in parallelo, che poi vengono convogliati verso la zona di spedizione dove delle macchine di sequenziamento li riordinano per giro di consegna e ordine di scarico. Abbiamo poi delle macchine per la formazione dei box e altre che li etichettano, li chiudono e li nastrano.
Cosa vi ha guidato nella scelta di queste tecnologie?
I principali vantaggi che volevamo ottenere erano quelli di processare il maggior numero di ordini nel minor tempo possibile, per rispondere alla domanda in modo più veloce; impiegare una ridotta forza lavoro, ma soprattutto migliorare l’ergonomia del lavoro e rendere più semplice il compito dei pickers, soprattutto nel magazzino refrigerato. Volevamo rendere il lavoro più appetibile e accorciare i tempi di formazione del personale, oltre che allargare l’offerta a un pubblico di lavoratrici donne, che prima era in netta minoranza.
- Nome e cognome: Marco Casamento
Luogo e data di nascita: Sant’Agata di Militello (ME) – 4.9.1971
Formazione: Laurea in Chimica
Percorso professionale: Ha maturato una ventennale esperienza nel mondo della consulenza in ambito supply chain, dove si è specializzato in grandi programmi di trasformazione, logistica, trasporto, merchandise planning, demand planning, supportando sia grosse multinazionali che aziende locali basate in Italia e all’estero, in settori diversi quali Retail, Consumer Goods, Fashion & Luxury, Logistics. Nel 2016 entra in Cortilia dove ricopre il ruolo di Direttore Operativo
Hobby: Atletica, Viaggi
Punto di forza: Pianificazione e cura dei dettagli
Tallone d’Achille: Talvolta eccesso di pianificazione e di cura dei dettagli
Libro sul comodino: “Il potere di adesso” di Eckhart Tolle
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Novembre 2024 de Il Giornale della Logistica
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