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Quattro chiacchiere con Gianfranco Silipigni, LCS Group: quando la logistica è tecnologica

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Un’intera vita professionale dedicata all’applicazione delle tecnologie più avanzate nei territori della logistica, dai primi microprocessori ai grandi impianti che governano volumi e flussi: quattro chiacchiere con Gianfranco Silipigni, Chairman Executive di LCS Group

Quando ha capito che la logistica sarebbe stata la sua vita?
Quando ho messo piede per la prima volta a bordo di un trasloelevatore. Rendermi conto di essere in grado di governare al millimetro una macchina di quelle dimensioni è stata un’emozione indescrivibile.

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Un vero e proprio imprinting professionale.
Quel trasloelevatore movimentava con precisione pallet di 1.000 chilogrammi di peso ad una altezza sorprendente e a guidarne i movimenti era il mio primo software di comando.

Il primo software non si scorda mai.
Ho iniziato ad occuparmi di automazione industriale con i primi sistemi a microprocessore che sostituivano le logiche cablate a relè. Il software gestionale era scritto su schede perforate, il progetto meccanico disegnato a mano, i documenti di specifica dettati alla stenografa che poi li avrebbe trascritti con la macchina da scrivere. I primi magazzini automatici erano opere ciclopiche, i tempi di realizzazione biblici.

Mentre oggi…
Oggi la tecnologia e le conoscenze ci permettono di realizzare queste opere in tempi adeguati alle sempre maggiori esigenze dei clienti, di avere l’investimento produttivo il prima possibile. Una volta gli orizzonti temporali si misuravano in anni, oggi in mesi.

Lei è considerato un innovatore in servizio permanente effettivo: rimanere innovativi nel tempo è dura. Lei come ci riesce?
Ogni giorno è una nuova sfida perché non esiste un magazzino automatico uguale ad un altro.

Perché?
Perché ogni cliente ha un suo prodotto, uno specifico processo produttivo e di vendita, gli spazi a disposizione sono diversi. I nostri progettisti ogni volta creano una soluzione nuova miscelando componenti consolidati e soluzioni innovative.

Il minimo comune denominatore?
Un impianto per la logistica deve essere prima di tutto un prodotto industriale robusto e affidabile in grado di lavorare H24. Non può essere un prototipo! Il cliente affida una parte strategica della propria azienda alla tecnologia. Quindi innovazione, certo, ma con giudizio. E bisogna sempre dare un’informazione completa sui prodotti, i software, le tecnologie, tutto!

Lei ha da poco compiuto i 60 anni, un’età di bilanci. Quale è il suo, di bilancio?
Non ho mai fatto bilanci in vita mia. Guardo sempre e solo avanti e davanti a me vedo tanti progetti, tanti obiettivi da realizzare.

Quale fu la spinta che la convinse a farsi imprenditore all’età di trent’anni?
A questa domanda non esiste una risposta razionale. A decidermi fu un insieme di alchimie che vanno dalle caratteristiche personali al particolare momento storico. L’affermarsi di una nuova tecnologia come il microprocessore per le applicazioni industriali, la nascita di una nuova disciplina come il software, l’esempio di imprenditori che dal garage di casa hanno creato nuove opportunità…

In LCS ci sono parecchi giovani ingegneri: qual è il segreto per essere attrattivi verso i migliori talenti e conservarli nel tempo?
Fare squadra, crescere insieme, condividere gli obiettivi, stima e rispetto per le persone.

Qual è l’errore che vede più spesso commettere dal cliente?
Sarebbe facile rispondere: “scegliere in base al prezzo più basso” e, nella provocazione, qualcosa di vero c’è. Un magazzino automatico è un sistema molto complesso. Troppe sono le parti invisibili a chi, in tutta buona volontà, cerca un confronto tra le proposte.

Qual è il punto di partenza?
La bontà del progetto, la qualità della meccanica, quindi le tecniche di automazione, le protezioni di sicurezza e infine i software, la metodologia di gestione del progetto.

Tutte qualità “invisibili”…
Tutto molto poco visibile, mi rendo conto, a chi non è del settore. Per non parlare del servizio post vendita che ritengo sia l’elemento qualificante di qualunque proposta in quanto questi impianti hanno aspettative di vita molto lunghe e devono essere manutenuti al meglio.

Se mi permette è come dire che il cliente si deve fidare. Ma esiste un metodo per garantire il successo di un investimento in automazione?
Certo. Innanzitutto analisi dei dati e delle funzionalità. LCS affianca sempre il cliente in questa fase delicatissima che rappresenta il primo passo per una soluzione di successo.

  • Luogo e data di nascita: Gianfranco Silipigni è nato il 19 settembre 1959 a Milano, dove vive. È sposato ed ha una figlia.
    Studi: dopo il Diploma Superiore si iscrive alla Facoltà di Fisica. Durante il periodo universitario partecipa, insieme ad un gruppo di giovani assistenti universitari, alla fondazione di una società per l’utilizzo industriale dei microprocessori e abbandona gli studi.
    Attività professionale: esaurita l’esperienza nata in ambito accademico, fonda la Logica Sas, finalizzata a proporre soluzioni nel settore delle applicazioni industriali dei microprocessori. Nel 1990 Logica inizia ad operare in ambito logistica e automazione. Nasce la collaborazione con il Gruppo Mannesmann DEMAG grazie alla quale vengono realizzate le prime automazioni di sistemi di trasporto e i primi magazzini automatici. Nel 1998 Logica diventa Logica Consulting & Solutions (LCS) e l’offerta si specializza nell’automazione intralogistica (Material Handling e magazzini automatici). Nel 2010 si inaugura l’era della diversificazione e dell’internazionalizzazione con la creazione di società dedicate quali LCS Automation e 4Next Solutions. Gianfranco Silipigni, fondatore di LCS Group, ne è oggi Chairman Executive.
    Hobbies e passioni: il mare, la barca a vela, le passeggiate nella natura in compagnia del fedele amico a quattro zampe.
  • “You produce, We move” è il motto che accompagna la comunicazione di LCS Group (LCS, LCS Automation e 4Next Solutions) il cui minimo comune denominatore è offrire, in qualità di system integrator, soluzioni hardware e software complete, integrate e all’avanguardia per intralogistica, aeroporti e automazione industriale. Il Gruppo offre un’offerta completa dall’analisi alla progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti anche complessi, in revamping o ex novo, compresa l’offerta di software proprietari.

Maurizio Peruzzi

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di giugno 2020 de Il Giornale della Logistica


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica

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