Data la complessità dello scenario attuale, la prima domanda non può che essere: come lo state affrontando?
È un momento di grandissima incertezza, in cui fare previsioni è praticamente impossibile. Negli ultimi tre anni ci siamo trovati a fronteggiare variabili assolutamente impreviste e imprevedibili: dalla pandemia, alla guerra, al rincaro energetico e alla rimodulazione dei flussi. Fare previsioni per il futuro non è solo estremamente difficile, ma rischioso.
E quindi?
Noi, così come qualsiasi azienda che vuole crescere e andare a vanti, non possiamo sederci e aspettare di capire cosa succederà. Per questo ci impegniamo a portare avanti progetti di sviluppo che – pur nella consapevolezza della criticità della situazione attuale – guardino al futuro con ottimismo, focalizzandoci sulle opportunità che si possono cogliere. Non vogliamo farci limitare nei nostri piani di crescita da previsioni che ad oggi sarebbero estremamente negative, ma sono necessariamente legate alla contingenza.
Com’è possibile adottare questo approccio?
Restando pronti a reagire a ciò che succederà, senza perdere di vista i nostri obiettivi. In questo nostro approccio, ci conforta il fatto che gli anni difficili appena trascorsi hanno premiato la nostra visione e il nostro modo di agire. Per noi gli ultimi tre anni – nonostante la pandemia prima e la guerra poi – sono stati tre anni di forte crescita. Ciò è stato possibile perché abbiamo avuto la reattività necessaria per interpretare delle nuove esigenze e intercettare delle opportunità, colmando dei vuoti e rispondendo ad istanze prima inespresse.
In che modo, concretamente?
Nelle aree dove già eravamo operativi, abbiamo intercettato nuovi traffici. È stata una scommessa, poiché abbiamo investito in un momento in cui altre realtà tagliavano risorse, sospendevano servizi e riducevano l’organico. Una scommessa che, alla prova dei fatti, ci ha premiato e ha portato un vantaggio non solo a noi, ma a livello sistemico.
E oggi?
Quest’anno si sono presentate nuove sfide, ma le abbiamo affrontate con la stessa mentalità. Nonostante il rincaro energetico e le incertezze generate dal conflitto russo-ucraino, i volumi sono aumentati e noi continuiamo a crescere in maniera significativa. Anche se le previsioni generali non sono ottimistiche, noi continuiamo ad andare avanti, convinti che potremo trovare nuove opportunità nelle pieghe di quello che succederà.
Vi proiettate in avanti partendo da una solida base
Da una base che puntiamo a consolidare sempre più. Stiamo lavorando per rafforzare la nostra presenza in Sardegna. A metà 2021 nel Porto di Cagliari abbiamo aperto una nuova attività portuale per lo sviluppo di traffici internazionali. In più, stiamo lavorando per cogliere le opportunità delle Zone Economiche Speciali (ZES) sarde con la realizzazione di un nuovo magazzino a Porto Canale che ci permetterà di raddoppiare la capacità di deposito del Gruppo in Sardegna. Con questo progetto mettiamo a disposizione le nostre competenze di logistica integrata per tutte le altre iniziative imprenditoriali che possano favorire il successo di questo modello economico e il rilancio dell’economia della regione.
- Nome e cognome: Antonio Musso
Luogo e data di nascita: Genova, 28/06/1966
Informazioni personali: Sposato con 3 figli
Formazione: Laurea in Ingegneria Meccanica
Attività professionale: Co-amministratore Delegato Gruppo Grendi
Hobby e passioni: equitazione, sci, trekking
Libro sul comodino: Sapiens: da animali a Dei di Yuval Noah Harari
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Ottobre 2022 de Il Giornale della Logistica
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