Il rapporto di DHL sullo stato della globalizzazione e sulle sue prospettive per il futuro ha analizzato i dati di oltre 171 Paesi e regioni del mondo, rivelando come le merci, le persone, i capitali e le informazioni circolano in giro per il mondo. Da quanto è emerso, i flussi internazionali si sono dimostrati estremamente resilienti nonostante i momenti di crisi più recenti come la pandemia e la guerra in Ucraina.
Ritorno ai livelli pre-pandemia
Un piccolo crollo si era verificato nel 2020, ma il DHL Global Connectedness Index è risalito ai livelli pre-pandemici già nel 2021. I dati del 2022 suggeriscono un’ulteriore crescita, nonostante sia più lenta per alcuni dei flussi. Il commercio internazionale di beni è aumentato e a metà 2022 ha superato del dieci percento i livelli pre-pandemici. Nel 2022 i viaggi internazionali sono rimasti inferiori ai livelli del 2019 ben del 37 percento, ma sono raddoppiati rispetto al 2021.
Nessun passo indietro
“I dati dell’ultimo DHL Global Connectedness Index smentiscono nettamente la tesi secondo la quale la globalizzazione stia facendo un passo indietro”, ha dichiarato John Pearson, CEO di DHL Express. “La globalizzazione non è una moda del momento, ma piuttosto una grande forza che ha trasformato positivamente il mondo. Abbattendo le barriere, aprendo nuovi mercati e creando opportunità, ha permesso alle persone, alle aziende e a interi Paesi di crescere e prosperare in maniera inaudita. Continuando a beneficiare della globalizzazione, possiamo plasmare un futuro roseo del quale potremmo beneficiare tutti, un futuro che prevede un mondo più interconnesso, maggiore prosperità e pace come mai prima d’ora”.
Stati Uniti e Cina: il disallineamento non è una minaccia
Nel report si trovano prove del disallineamento tra USA e Cina in diversi campi con cali in diverse tipologie di flussi. Tuttavia, gli Stati Uniti e la Cina sono legati da flussi decisamente più grandi per essere due Paesi che non sono confinanti. Inoltre, i dati mostrano che al momento il disallineamento tra questi due Paesi non ha comportato una frammentazione più estesa dei flussi globali tra blocchi di Paesi rivali. Le analisi del DHL Global Connectedness Index dimostrano anche che la previsione di un passaggio dalla globalizzazione alla regionalizzazione non si è ancora realizzata, per lo meno finora. La distanza media attraversata dai flussi di merci, capitali, informazioni e persone è aumentata negli ultimi vent’anni e i flussi delle merci si sono persino estesi a distanze più grandi durante la pandemia di Covid-19. “Ancora non possiamo dire con certezza se i modelli commerciali diventeranno nettamente più regionalizzati in futuro” ha affermato Steven Altman, Senior Research Scholar e Direttore della DHL Initiative on Globalization presso il Stern’s Center for the Future of Management della NYU.
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