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Osservatorio Intralogistica: mercato italiano rallentato, ma in buona salute

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Intralogistica Italia scalda i motori. In attesa di tirare su il sipario sull’edizione 2022 della fiera – che si terrà dal 3 al 6 Maggio presso Fiera Milano a Rho -, la principale piattaforma nazionale dedicata alle soluzione per la movimentazione interna delle merci punta i riflettori sulla terza dell’Osservatorio Intralogistica, progetto annuale nato nel 2018 in collaborazione con Largo Consumo, GEA – Consulenti di Direzione, Università di Parma e – dalla seconda edizione – il dipartimento di ingegneria di Università di Modena e Reggio Emilia.

Logistica sotto la lente

“L’Osservatorio è una delle tante iniziative che, come Intralogistica Italia, portiamo avanti a livello nazionale per supportare le aziende nostre clienti a generare lead, fare network e quindi accrescere il proprio business”, ha raccontato Andreas Züge, general manager di Hannover Fairs International GMBH Italia, ente organizzatore della fiera Intralogistica Italia.
Da tre anni, grazie a un’intensa attività di ricerca su temi condivisi dai principali operatori italiani, l’Osservatorio Intralogistica si fa interprete delle tendenze e delle evoluzioni all’interno del mercato dell’intralogistica nazionale, indagando sia la domanda, sia l’offerta.
La terza edizione dell’Osservatorio Intralogistica – i cui risultati sono stati presentati il 30 settembre nel corso di un evento digitale– offre una fotografia del settore dal duplice punto di vista della domanda – rappresentata da un panel di circa 90 aziende di dimensioni medio-grandi e attive nei più diversi settori merceologici – e altrettanti operatori e provider di soluzioni per la movimentazione delle merci in stabilimento e la gestione delle attività di magazzino.

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Aziende sempre più orientate verso l’innovazione tecnologica

La prima parte dell’indagine evidenzia, da parte delle aziende end user, interesse e investimenti crescenti all’interno di un ampio spettro di soluzioni. Il primo passo e minimo comun denominatore è il WMS. Tuttavia, nel portafoglio di soluzioni applicate con dichiarata soddisfazione non mancano sistemi di ultima generazione per l’identificazione o il prelievo di materiali, come il voice picking. L’attenzione è elevata anche per quel che riguarda le soluzioni più avanzate per la movimentazione e lo stoccaggio automatico, il picking a pezzi e molto altro ancora. “La tecnologia ha conosciuto un’importante evoluzione in questi ultimi anni, arrivando a sfatare il mito della propria rigidità”, ha indicato Tito Zavanella, managing director di GEA – Consulenti di Direzione. Le scelte d’investimento sono inoltre sempre più spesso frutto di valutazioni puntuali e condivise trasversalmente e finalizzate non sono al ROI e al ritorno dell’efficienza, ma anche all’abbattimento degli errori, a maggiori governance e resilienza, leve fondamentali per rispondere alle recenti sfide poste dall’omnicanalità.

Un mercato sano nonostante il Covid

L’analisi dei bilanci aziendali, realizzata congiuntamente dall’Università di Parma e di Modena e Reggio Emilia, conferma invece il buono stato di salute del mercato italiano dell’intralogistica, la cui produzione complessiva vale circa 3,8 miliardi di euro. “Ci aspettavamo un calo per il 2020. Vediamo invece solo un appiattimento della curva di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni”, ha confermato nel suo intervento Massimo Bertolini, docente di Industrial Systems Engineering presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. “Le analisi dei valori relativi ai ricavi dalle vendite, all’utile netto e all’EBITDA/vendite per il quinquennio 2015 – 2019 e per il 2020, per cui abbiamo però solo dati parziali, confermano buone prestazioni in quasi tutti i comparti del settore. Le poche eccezioni risentano probabilmente di fenomeni di oulier (aggregazioni e scorporo) che hanno ridefinito la distribuzione di mercato”, ha illustrato Eleonora Bottani, docente di Industrial Systems Engineering presso l’Università di Parma.

“Siamo pronti a ripartire – ha detto in chiusura dell’evento Andreas Zuege. – Compito della fiera sarò dare concreta rappresentazione dello scenario di sfide e opportunità chiarite dall’Osservatorio”.


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