Dieci semplici richieste, o per lo meno dieci richieste “a costo zero”: tante sono, infatti, le esigenze in termini di interventi normativi, economici ed infrastrutturali, maggiormente sentite da fornitori e committenti di logistica. A raccoglierle e sintetizzarle è stato l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, a conclusione della sua quarta indagine annuale (i cui principali risultati sono stati presentati lo scorso Novembre 2014).
La ricerca è stata svolta per definire lo ‘status quo’, ma anche le potenzialità di un settore, quello della logistica, che in Italia vale 110 miliardi di euro (7% del PIL), di cui circa 80 realizzati dalla logistica conto terzi, o Contract Logistics. Quest’ultima in particolare, sebbene operi in un mercato in evidente crisi, è in crescita continua (+1,1% nel 2014, + 0,9% previsto nel 2015). È dunque utile, da un lato, analizzare quali siano le opportunità per il settore (sviluppo dell’export ed una crescente terziarizzazione, soprattutto in settori meno maturi dal punto di vista logistico, secondo quanto emerso appunto nell’indagine), dall’altro, identificare i principali e più urgenti interventi da demandare al Governo affinché tali opportunità possono essere colte con successo.
Grazie al coinvolgimento dell’Advisory Board dell’Osservatorio ed al contributo di più di settecento manager del settore (circa seicento direttori di logistica ed oltre cento fornitori di servizi), è stato così possibile aggiungere all’edizione 2014 della ricerca realizzata dell’Osservatorio Contract Logistics, un ulteriore fondamentale tassello. Il tutto è stato recentemente presentato a Roma, durante un incontro dal titolo “Il Sistema Logistico Italiano: un valore per il nostro Paese”, organizzato in collaborazione con Assologistica, di fronte ad una platea composta da addetti ai lavori, aziende del settore ed anche rappresentanti di istituzioni, Governo, associazioni di categoria.
2. Incremento del controllo sulla “regolarità” del personale di magazzino impiegato, aumentando la visibilità dei casi irregolari accertati
3. Semplificazione dei contratti di lavoro, in modo da migliorare la flessibilità operativa ed agevolare l’assunzione di nuovo personale
4. Semplificazione del processo doganale
5. Incremento del controllo sulla “regolarità” dei mezzi di trasporto in circolazione, aumentandone l’efficacia sanzionatoria, anche in un’ottica di identico trattamento dei veicoli a targa italiana e straniera
6. Dematerializzazione dei documenti a supporto della logistica
7. Riduzione delle “personalizzazioni” normative che si registrano a livello locale
8. Riduzione dell’iter di autorizzazione per progetti di nuove strutture private o infrastrutture logistiche
9. Aggiornamento delle norme sul trasporto, con superamento di vincoli che ostacolano il raggiungimento di efficienza ed economie di scopo
10. Revisione della responsabilità solidale sugli appalti
L’articolo completo è stato pubblicato sul numero di Marzo 2015 del Giornale della Logistica
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