Specializzata nella vendita e assistenza di soluzioni per l’intralogistica, Ungari punta l’attenzione sulla sostenibilità e la declina in tre ambiti d’azione: economica, ambientale e sociale. Questo è quanto emerge dal primo “Bilancio di Sostenibilità” presentato in novembre dall’azienda fondata nel 1968.
Un percorso che punta al futuro
Di generazione in generazione, l’azienda Ungari fondata da Francesco Ungari è ora guidata dal figlio Marco il quale sottolinea: «È la prima volta che ci raccontiamo attraverso un Bilancio di Sostenibilità. Un percorso che avevamo avviato molto prima dell’emergenza sanitaria ma che forse proprio adesso può offrirci elementi preziosi per inquadrare nella giusta prospettiva chi siamo e dove vogliamo andare per ridefinire gli scenari futuri».
Sostenibilità sociale
Le persone sono al centro del progetto aziendale di Ungari. Da sempre l’obiettivo è quello di creare un ambiente di lavoro sereno e costruttivo. Al 31 dicembre 2019, Ungari annoverava un organico di 40 persone di cui 31 uomini e 9 donne, la prevalenza maschile è da imputare al tipo di servizio richiesto che prevede l’intervento su mezzi meccanici. Le donne, tuttavia, ricoprono incarichi di responsabilità in amministrazione e nell’area strategica della formazione.
Fondamentale l’esperienza nell’erogazione dei servizi di assistenza tecnica. L’organico è composto prevalentemente da persone, 29 in tutto, della fascia over 40. In aumento anche gli under 40, passati nel corso del 2019 da 7 a 11. Alto l’indicatore di reputazione aziendale di Ungari presso le persone che vi lavorano: è di 8 punti in una scala da 1 a 10.
Da anni, infine, Ungari collabora con diverse associazioni come per esempio la Onlus La Goccia, ente che progetta, aiuta e sostiene attività in Kenya per il sostegno alle persone in difficoltà. Dal 1997 collabora con il Banco Alimentare, proponendosi come partner del centro logistico di Muggiò. Sostiene la Fondazione Avsi con una donazione annuale a supporto delle numerose iniziative in atto in diverse parti del mondo.
Sostenibilità ambientale
«Gestire l’azienda in modo sostenibile non è un costo, ma un vantaggio sia per la reputazione che per i ricavi. – sottolinea Marco Ungari – . Pensare l’azienda in modo sostenibile è una spinta continua verso l’innovazione dei prodotti e dei servizi e può contribuire a concepire un modello di business più efficiente».
Fin dal trasferimento nella nuova sede di Cormano, Ungari agisce per minimizzare il proprio impatto sull’ambiente. La nuova sede viene pensata e realizzata per ridurre al minimo i consumi energetici con l’installazione di un impianto fotovoltaico, inverter a pompa di calore, pannelli solari termici, caldaia a condensazione fino ad arrivare alle colonnine per l’alimentazione delle auto ibride ed elettriche installate nel 2019.
L’impatto ambientale dell’attività è molto contenuto. Nel 2019 i consumi di gas e i consumi di acqua sono diminuiti rispettivamente del 3,4% e del 5,2%, mentre i consumi di elettricità sono rimasti sostanzialmente stabili. L’energia elettrica proviene totalmente da fonti rinnovabili. La produzione di rifiuti è in costante discesa dal 2017. Nel triennio i rifiuti sono diminuiti del 18,7%. Nell’ultimo esercizio sono calati dell’8,6%. Essere sostenibili è anche pensare ad una mobilità sostenibile: dal 2017 Ungari ha adottato una politica di sostituzione dei veicoli ad elevato impatto ambientale con veicoli sempre più rispettosi dell’ambiente. Auto ibride e ibride plug-in hanno progressivamente sostituito le auto diesel.
Sostenibilità economica
L’esercizio 2019 si è concluso con 8,2 Milioni di euro di fatturato, realizzato grazie all’impegno di 40 collaboratori e alla fiducia che più di 1.300 aziende ci hanno accordato. Il 2019 rappresenta l’ennesimo tassello di un percorso di crescita iniziato nel lontano 1968 e mai interrotto.
«La chiave di questa continua e costante crescita è nei nostri valori. Passione, perseveranza, professionalità, fiducia, ascolto e trasparenza ci hanno contraddistinto fin dall’inizio della nostra attività. Nel 2020 lo scenario è stato completamente stravolto. La diffusione del coronavirus ha svelato la nostra vulnerabilità, stiamo vivendo tempi di grande incertezza. Eventi storici di questa portata producono trasformazioni che prima non erano nemmeno immaginabili. Per superare la crisi economica generata dall’emergenza sanitaria abbiamo rivisto il nostro modello di business e messo in atto nuove strategie. I risultati e gli obiettivi condivisi in questo nostro primo Bilancio di Sostenibilità ci fanno guardare al futuro con rinnovata fiducia».
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