“Il cambiamento è imprevedibile, ma possiamo scegliere come reagire, comprendo il contesto e le sue dinamiche. Per farlo al meglio servono strumenti collaborativi che implementino connessione e visibilità lungo la supply chain”, così Rob Painter, CEO di Trimble, ha scelto di aprire l’edizione 2024 del Transporeon Summit che quest’anno si è svolto nella meravigliosa cornice del palazzo dell’Hofburg di Vienna. Proprio digitalizzazione e collaborazione sono state le parole chiave di una due giorni che ha riunito oltre 500 professionisti del settore, tra shippers, carriers e fornitori di servizi logistici, da tutta Europa. Un’occasione di confronto e aggiornamento preziosa per comprendere i trend in atto e le prospettive abilitate dai nuovi sviluppi della tecnologia, ma soprattutto l’espressione più autentica di quello che è lo spirito fondante di Transporeon, parte del Gruppo Trimble dal 2022: è, infatti, Christopher Keating, Senior Vice President di Transporeon, a sottolineare l’importanza di essere una community in cui collaborare, dove non ci sono clienti e fornitori ma partner che si impegnano per affrontare sfide comuni. Una community sempre più ampia che va ad abbracciare realtà diverse, grazie all’approccio di Transporeon che ha integrato le proprie soluzioni IT lungo l’intera supply chain, sviluppando una piattaforma dedicata ai servizi di trasporto e logistica, pensata per mettere in contatto si diversi attori della catena logistica.
È Nick Ghia, Chief Revenue Officer di Transporeon, a rivelare lo spirito di questo evento: condividere storie e conoscenze per lasciarsi ispirare e comprendere la trasformazione in atto. E così abbiamo fatto: abbiamo raccolto esperienze, punti di vista, storie di sfide e di nuovi progetti, da condividere con i nostri lettori.
Dove sta andando il mercato?
La piattaforma Trasporeon è uno strumento prezioso per la raccolta di dati sul mondo del trasporto e della logistica che possono rappresentare un vero e proprio barometro non solo del comparto, ma del mercato in generale. Lena von Fritschen, Market Intelligence Director di Transporeon, ha condiviso con noi una lettura dei trend in atto nello scenario europeo: “la prima evidenza è che ci troviamo sicuramente in una situazione di mercato complessa, caratterizzata da una diffusa riduzione degli scambi e da una marcata volatilità dei flussi. È un trend iniziato già nel 2023 e che è proseguito, acuendosi, in questo 2024, in particolare per alcuni settori come quello dell’automotive, delle costruzioni ma anche dei FMCG. A fronte di una domanda in flessione, assistiamo in parallelo a una diminuzione della capacità dell’offerta, dovuta a fattori strutturali tra cui la carenza di autisti e il diffuso aumento dei costi operativi. È una situazione caratterizzata da una forte incertezza: tutti auspicano una ripresa dei consumi, ma in questo momento non ci sono segnali di ripresa, al meno nell’immediato.
In questo contesto abbiamo lavorato allo sviluppo della nostra piattaforma proprio per assicurare ad aziende manifatturiere, shippers, carriers e fornitori di servizi logistici, strumenti collaborativi utili ad affrontare la complessità e trovare soluzioni efficaci e sostenibili alle sfide che si stanno presentando.
E vediamo che è la community stessa che sta evolvendo e trasformando il modo di utilizzare la piattaforma, cogliendo nuovi vantaggi e abilitando nuove opportunità di crescita e ottimizzazione”.
Dalla pagina bianca a una storia di ottimizzazione
Il Transporeon Summit di Vienna è stato anche l’occasione per incontrare Ferdinando Citarella, Direttore della Logistica e dei trasporti di Burgo Group e farci raccontare come questa realtà sta affrontando al transizione digitale, combinandola ad ambiziosi obiettivi di sostenibilità ed efficienza.
Partiamo da una fotografia di Burgo Group in numeri: un fatturato di 1.471 milioni di euro, generato grazie all’impegno di circa 3mila collaboratori, attivi in 10 siti produttivi – 9 in Italia e uno in Belgio – la cui produzione è destinata per il 45% al mercato interno, per un ulteriore 45% al mercato europeo e per il restante 10% per una distribuzione globale. Una fotografia che rappresenta necessariamente uno scatto in corsa poiché il contesto in cui si trova ad operare Burgo Group è in forte trasformazione, con importanti ricadute dal punto di vista organizzativo. “I macro trend in atto hanno un impatto inevitabile sulla nostra realtà”, spiega Citarella, “e stiamo reagendo per rendere sostenibile il cambiamento. In particolare abbiamo sviluppato una maggior attenzione alla riduzione dello stock – per contenere il working capital – e alla riduzione dei singoli lotti di consegna perché a loro volta anche i clienti hanno necessità di minimizzare gli stock e ci richiedono lead time di consegna sempre più brevi. Contestualmente, i nostri ricevitori hanno iniziato ad introdurre finestre per lo scarico sempre più strette ed è quindi aumentata la necessità di gestire e tracciare i flussi con maggior visibilità e precisione. A tutto ciò si somma un generalizzato aumento dei costi di trasporto, legato all’incremento del costo del carburante, della manodopera e alla mancanza di autisti. Efficientare le fasi di distribuzione, quindi, è decisamente una priorità, soprattutto volendo adottare un approccio green alla supply chain.
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato completo nel numero di Ottobre 2024 de Il Giornale della Logistica
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