La catena del freddo in ambito food presenta caratteristiche di tale complessità che difficilmente viene gestita con tratte di trasporto intermodale, la recente partnership tra DIF Network – Gruppo Torello – e l’operatore ferroviario GTS dimostra però che l’integrazione di due realtà con esperienza e competenze complementari può ottimizzare l’intera cold chain del food dal primo all’ultimo miglio.
Ad accomunare le due realtà che hanno deciso di agire in sinergia è anche l’origine geografica: sono, infatti, due aziende del sud Italia, la GTS di Bari e la DIF Network di Montoro (Av) che hanno deciso di collaborare per rafforzare la filiera del freddo per i trasporti di alimenti, in Italia e all’estero. È questo l’effetto del nuovo accordo tra le due imprese meridionali che, di fatto, diventano le prime ad effettuare il trasporto dal primo all’ultimo miglio a temperature controllate.
Dal primo all’ultimo miglio
Grazie anche a questa nuova alleanza, entro il primo semestre del 2024, la tratta Verona-Bari verrà incrementata passando da 3 a 6 circolazioni a settimana. La novità è che su tutta la linea adriatica, le merci che necessitano del trasporto a temperature controllate, potranno viaggiare su un treno direttamente dal sud Italia al nord Europa e viceversa su un convoglio di 1.900 km. Dif avrà il compito di raccogliere e distribuire la produzione alimentare in Italia, anche quella che proviene dall’estero tramite Gts. Il ruolo di Torello e Dif, infine, è quello di supporto per i trasporti internazionali a carico completo su ferro-gomma con le linee Gts e la logistica di magazzino.
L’accordo tra il gruppo Gts e il gruppo Torello mette in campo notevoli risorse, oltre 7mila le unità che andranno a rafforzare la catena del freddo: 38 locomotive, oltre 3 mila container, 650 carri ferroviari, più di 300mila mq per lo stoccaggio, di cui +15mila dedicati alla logistica del fresco serviti da una flotta stradale varia di oltre 3.900 unità e circa 30 sedi tra Italia, Francia, Slovacchia, Romania e Serbia.
Una partnership che rafforza gli anelli della catena logistica
“Quello della catena alimentare è un settore strategico per l’Italia, un fatturato annuo di circa 600 miliardi di euro, cioè il 31% del Pil nazionale. Questi sono numeri”, sottolinea Umberto Torello, direttore operativo dell’omonima azienda, “che ci invitano a fare sempre meglio. La nostra Dif Network è ormai da tempo un attore di spicco della filiera, non solo italiana ma anche internazionale. Perciò l’intesa con Gts è strategica, l’integrazione con il ferro ci assicurerà un trasporto ancora più sostenibile, tracciabilità e corretta gestione delle temperature”.
“In questo delicato momento, la modalità ferro-gomma è la strada per garantire tutto il processo di distribuzione, dal produttore al consumatore”, spiega Alessio Muciaccia, CEO di GTS, “e farlo in maniera sostenibile e sicura è la chiave per guardare serenamente al lungo periodo. Grazie a Torello, noi oggi possiamo integrare il servizio del trasporto di alimenti a temperatura controllata e dare ai nostri clienti maggiore supporto”.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica