Se c’è un settore che registrerà una decisa crescita del fatturato nel biennio 2023-2024 è quello della logistica e dei trasporti. Un andamento in controtendenza rispetto alla maggior parte delle imprese italiane, che, sebbene abbiano avuto una ripresa dei fatturati reali del 3,1% nel 2022, registreranno una stagnazione di fronte al peggioramento della congiuntura economica e al clima di elevata incertezza.
È il quadro che emerge dal Cerved Industry Forecast, lo studio di Cerved che analizza l’evoluzione dei ricavi delle imprese italiane nel biennio 2023-24. I dati risultano fortemente differenziati a livello settoriale per le diverse esposizione agli shock in corso: energia, inflazione, materie prime, tensioni geopolitiche. Lo studio, peraltro, prevede un’evoluzione della congiuntura con due possibili scenari: quello base, caratterizzato da sviluppi positivi verso la risoluzione del conflitto russo-ucraino, stabilizzazione dei prezzi di commodities ed energia e gestione efficiente dei fondi pubblici del PNRR; e uno scenario worst, in cui si osserverebbero un’escalation del conflitto, persistente inflazione e difficoltà nell’implementazione dei piani del PNRR.
Le previsioni sui ricavi
In base alle stime, nel 2023 sono previsti ricavi in forte decelerazione nello scenario base (+0,5%), e addirittura in contrazione dell’1,1% nello scenario peggiore. In questo caso, nei tre anni che vanno dal 2021 al 2024 ci sarà una crescita del fatturato reale di solo il 2,1%. La variabile inflattiva continuerà a giocare un ruolo chiave nella pianificazione aziendale dei prossimi anni: nello scenario più roseo, il 2024 vedrà un incremento nominale del fatturato del 24,1% a fronte di un incremento reale solo del 4,8%.
Bene la logistica
Nel 2024, i comparti che crescono maggiormente rispetto al 2021 nello scenario base sono i servizi non finanziari (+16,6%), il sistema moda (+13,3%) e la logistica e trasporti (+11,1%), ben al di sopra degli altri anche nello scenario pessimistico (rispettivamente +10,6%, +9,6% e +8,5%). Una situazione che, per logistica e trasporti, è legata alla ripresa del commercio internazionale e del commercio online. Il comparto non sarà tra quelli più colpiti dall’aumento del costo dell’energia né da quello delle materie prime, fenomeni che interesseranno soprattutto le aziende di produzione di sanitari, carta, cemento e calce (il primo) e le realtà che realizzano imballaggi in metallo, mangimi, accumulatori e batterie (il secondo).
I mezzi di trasporto
Da notare, infine, come, stando alle previsioni, nel 2023 il comparto che cresce maggiormente è quello dei mezzi di trasporto (+4% sul 2022 nello scenario base, +0,6% in quello worst), che beneficia di un forte rimbalzo dopo le perdite subite a causa dei rallentamenti della supply chain e della carenza dei chip: più nello specifico, performance positive per l’industria ferrotranviaria e la cantieristica, trainati dagli effetti di importanti commesse.
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