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Toyota: con Simulation Game la partita si fa seria

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Come cambiano i risultati a seconda del modello di produzione applicato? Si potrebbe spiegarlo con libri e testi tecnici o con presentazioni ricche di grafici e algoritmi. I modelli teorici sono utili per una proiezione, ma l’esempio concreto lo è ancor di più.

Nasce da questa osservazione il Toyota Simulation Game, un’applicazione pratica del modello di produzione Push e del modello Pull messi a confronto attraverso il gioco.

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Convincere più di dieci adulti a mettersi intorno a un tavolo a “giocare con le macchinine” è stata una sfida per il gruppo Toyota e per Toyota Material Handling Italia, che però proprio attraverso una dimostrazione pratica aiutano le aziende e il loro collaboratori a cambiare mentalità lavorativa non solo in produzione ma anche nel reparto Logistica, Marketing e Assistenza clienti.

Sovvertire gli schemi formativi

“La nostra proposta ha un obiettivo: condividere il know-how e il mindset del Toyota Way e del Toyota Production System attraverso un percorso esperienziale e non solo attraverso le parole – ha spiegato Emanuele Cesari, Direttore di Toyota Engineering & Consulting, durante l’evento allo Human & Technology Training Center di Reggio Emilia – e sono molto contento di come la nostra struttura sia capace di diffondere la cultura del cambiamento snello anche attraverso il gioco, che poi altro non è che una simulazione concreta di ciò che accade in un’impresa”.

Il Simulation Game è semplice da spiegare e da mettere in pratica: i giocatori (professionisti provenienti da importanti aziende del territorio Reggiano) si dispongono lungo un’immaginaria linea produttiva che comprende sia la fase di assemblaggio sia le fasi di controllo qualità e soprattutto il lancio sul mercato del prodotto. Per semplicità, ad essere costruita è la rappresentazione in scala di un’automobile, ma potrebbe essere scelto qualsiasi manufatto che comporti una fase di assemblaggio. Ogni giocatore ha un ruolo: c’è chi monta le ruote, chi si occupa del magazzino e della logistica, e c’è anche il cliente finale che a seconda del metodo Push o Pull si comporta in modo diverso nei confronti dell’azienda (o meglio: è l’azienda a comportarsi in modo diverso nei confronti del mercato). Dopo una simulazione della strategia Push – spingere il prodotto facendo partire i processi in anticipo rispetto al fabbisogno dei clienti – si passa alla simulazione della strategia Pull – ovvero tirare: al contrario, si fa un’azione su richiesta – e poi si confrontano i due metodi, dati alla mano.

Non si finisce mai di imparare, giocando

“Con queste iniziative – ha spiegato Cesari – vogliamo spostare il focus sui benefici ma anche sull’impatto positivo che la spinta al miglioramento continuo produce nelle organizzazioni e nella gestione del lavoro ordinario. L’applicazione del modello di gestione e degli strumenti operativi in un simulation game rappresenta infatti il primo passo per la loro adozione quotidiana all’interno delle organizzazioni e delle imprese”.

Ogni evento “Giochiamo con Toyota” prevede anche un momento formativo con lezione frontale insieme ad esperti che spiegano, in sintesi, il Toyota Way. Concetti logistici come il Just in Time (la produzione solo di ciò che è necessario nella quantità necessaria) e di Kaizen, parola ormai associata a Toyota nell’immaginario comune e che significa “tensione al miglioramento continuo”, vengono introdotti ai professionisti con esempi concreti.

  • Il Toyota Way, conosciuto ormai in tutto il mondo, è il
    metodo che Toyota ha messo a punto per rimanere al passo con i cambiamenti della società rimanendo rilevante e competitiva. Si compone di 10 valori, racchiusi in 5 attitudini comportamentali, ovvero le 5C: Curiosity, Creativity, Courage, Coaching e Collaboration. È in costante evoluzione e viene apprezzato da molti imprenditori perché ha il vantaggio di autoregolarsi e autoalimentarsi grazie a un cambiamento della mentalità lavorativa delle persone che vi aderiscono.
    Le parole d’ordine sono: dinamismo, collaborazione, curiosità e rispetto verso i colleghi e verso il cliente finale
  • Il Distretto Digitale di Reggio Emilia è un luogo di confronto e di sviluppo pensato da Unindustria per offrire servizi avanzati che servano ad accompagnare le imprese verso l’industria 4.0 e tutte le sue relative trasformazioni. Un progetto molto concreto che mira a trasferire dalla carta alla realtà le direttrici relative a territorio, innovazione ed education, strutturandosi in sei aree tra cui l’Human & Technology Training Center. È questo innovativo centro di formazione – dotato
    di strumentazioni avanzate per sviluppare competenze specialistiche nella trasformazione digitale – che ha ospitato l’evento “Giochiamo con Toyota”.
    “È stata proprio CIS, società di servizi per la formazione di Unindustria RE e process owner dello Human & Technology Training Center, a voler portare l’evento “Giochiamo con Toyota” a Reggio Emilia”, spiega Anna Balboni, Responsabile H&TTC.
    “Gli anni di proficua collaborazione tra CIS e Toyota, e i tanti progetti di consulenza organizzativa condotti insieme per aziende del nostro territorio, ci hanno fatto capire quanto sia importante diffondere la cultura del miglioramento continuo come spinta alla competitività. Conferma di ciò è stata l’adesione immediata dei manager cui abbiamo proposto l’iniziativa e le richieste di follow up a seguito dell’evento.
    Grazie anche a Toyota, lo Human & Technology Training Center è, sempre più, un partner di riferimento per le imprese che vogliono cogliere le sfide del cambiamento”

Camilla Garavaglia

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Dicembre 2022 de Il Giornale della Logistica

 


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