Bellissima, tenace, perenne, radicata al terreno anche nelle massime pendenze, in grado di fiorire in condizioni estreme.
Tra tutti i fiori la stella alpina è forse l’unico in grado di incarnare l’essenza di uno sport affasciante ma, per certi versi, brutale come il motocross.
Non stupisce allora la scelta di Sante Mazzarolo, giovane imprenditore di Asolo che, all’inizio degli anni Sessanta, fece proprio del fiore di montagna per antonomasia, il simbolo delle prime calzature protettive da lui studiate per gli atleti di questo sport e dell’azienda da lui creata.
Un marchio globale
Alpinestars, oggi guidata dalla seconda generazione con Gabriele Mazzarolo, CEO e presidente della società, nei decenni è cresciuta trasformandosi da realtà locale a marchio globale, distribuito in più di 100 paesi nel mondo, in grado di proporre alla clientela specializzata e agli atleti delle due e quattro ruote, fuori strada e in pista, una gamma completa di prodotti di abbigliamento tecnico e non, di sistemi di protezione e di accessori di alta gamma.
Un’azienda in crescita
“Da molti anni a questa parte Alpinestars sta vivendo un periodo di grande crescita a livello di fatturato e di volumi in distribuzione” ci spiega Fabio Ruo, Manager, Supply Chain di Alpinestars.
“Si tratta di numeri importanti, per la gestione dei quali si è reso necessario l’allestimento di un nuovo Distribution Center che rendesse la società in grado di offrire un servizio adeguato alle diverse fasce di mercato”.
Due macro target
Alpinestars si rivolge a due macro target principali: da un lato i key account e distributori che presidiano i mercati internazionali, rappresentando il 60 – 65% del mercato di riferimento, dall’altro i retailer specializzati in articoli per motociclismo hobbistico e professionale, a cui fa capo il restante 30 – 35%.
Due categorie di clienti ben distinte, gestite infatti secondo logiche distributive peculiari, accomunate però da due fattori: l’alto livello di servizio offerto, soprattutto in termini di velocità di evasione dell’ordine, e la gestione diretta.
La crescita impetuosa vissuta dalla società negli ultimi anni ha richiesto un adeguamento della logistica e dell’organizzazione dei processi, mantenendo la posizione di leader in un mercato sempre più esigente, ancor di più in un contesto caratterizzato dall’aumento dei volumi e delle SKU da gestire.
Focus sulla velocità
La velocità nell’evasione degli ordini è sempre stata la cifra distintiva del servizio di Alpinestars, tanto nella gestione delle richieste provenienti da distributori e clienti chiave, caratterizzate da grandi quantitativi (tipicamente un bilico di merce) in consegna secondo una logica di customer pick up, quando in quella degli ordini emessi dai motorshop, ossia i partner di vendita diretta sul territorio.
Una volta individuata l’esigenza di una nuova, più ampia e meglio organizzata base logistica, la società ha avviato la ricerca della location adatta, che doveva essere nelle vicinanze del quartier generale di Asolo: un compito non facile vista l’ampiezza delle dimensioni richieste e le particolari condizioni geologiche del territorio.
I tre KPI
Il progetto per l’attuale centro distributivo di Caerano (TV) è stato avviato a fine 2017 e l’immobile è stato consegnato il 3 agosto scorso: un capannone ad alta efficienza energetica (dotato di pannelli fotovoltaici sul tetto, energia autorigenerata e impianti di illuminazione a led) ampio complessivamente 25,000 mq., comprensivi di zona uffici e area di lavorazione, da cui parte una parte considerevole dei volumi distribuiti a livello worldwide.
“Ogni minimo particolare del nuovo impianto” sottolinea Ruo “è stato pensato per rendere più efficace ed efficiente possibile il processo distributivo, rispondendo a tre KPI principali: velocità, con un troughput garantito di 24 ore sia per gli ordini dei motorshop (frequenti e con poche righe), sia per le richieste dei distributori e key customer; aumento delle performance per il personale e infine, ultimo ma non per importanza, miglioramento delle condizioni di lavoro”.
Nuove logiche operative
Partendo da questi tre KPI, Alpinestars di concerto con i diversi fornitori di tecnologia individuati tramite tender specifici, ha definito non solo l’assetto del Distribution Center ma anche nuove logiche operative, completamente diverse da quelle adottate in precedenza. In questo quadro si è rivelata cruciale la collaborazione con Jungheinrich Italiana, che ha fornito ad Alpinestars tutte le scaffalature – portapallet e drive-in con shuttle – e la flotta di carrelli elevatori.
La progressiva centralizzazione
Con la consegna delle chiavi, lo scorso agosto è iniziata anche la progressiva centralizzazione dello stock, precedente polverizzato su 7 magazzini stelliti, conclusasi a fine novembre e, al momento in cui scriviamo, l’azienda è impegnata nella gestione del fisiologico processo di assessment, anche in vista della contestuale implementazione del nuovo WMS.
Poiché, come dice il vecchio adagio, “chi ben comincia è a metà dell’opera”, il trasferimento nel nuovo magazzino ha richiesto l’analisi di tutte le referenze, per alcune delle quali sono stati valutati nuovi confezionamenti e classificate nuove modalità di gestione.
Una rivoluzione logistica
“Si è trattato di una vera e propria rivoluzione soprattutto a livello operativo ” spiega Ruo con evidente soddisfazione.
“Il precedente assetto, condizionato dalla mancanza di spazio, prevedeva l’utilizzo di posizioni di stoccaggio multireferenza tra le quali gli operatori giravano a piedi per tutta la durata del turno di lavoro.
Oggi gli spazi disponibili, in termini sia di superficie, sia di volumetria hanno permesso un vero e proprio cambio di rotta: il layout del magazzino, attrezzato con scaffalature portapallet che ospitano per il 90% SKU con locazioni fisse di stoccaggio (prodotto / taglia /colore) e drive in per il ricovero intensivo di overstock, è stato studiato per ottimizzare e velocizzare le operazioni di allestimento ordini, che oggi il personale esegue a bordo dei mezzi di movimentazione interna Jungheinrich”.
- L’Azienda:
Ragione Sociale: Alpinestars SPA
Indirizzo: Viale E.Fermi 5, 31011 Asolo (TV)
Internet: www.alpinestars.com
Anno di Fondazione: 1963
Settore merceologico di riferimento: realizzazione di prodotti da corsa professionali, abbigliamento ad alte prestazioni, protezioni, caschi, calzature tecniche e abbigliamento tecnico per motociclismo, automobilismo, ciclismo fuoristrada. Casual e streetwear.
Personale: 650 risorse nel mondo
Filiali: Los Angeles, Tokyo e Bangkok
Fatturato: 230 M Euro
- Data di entrata in esercizio: agosto 2020
Dimensioni: 25,000 mq coperti
Allestimento: Scaffalature porta pallet con 6 livelli di stoccaggio per una capienza totale di 19.000 posti pallet
Unità di movimentazione per moduli drive in: 4 shuttle
Mezzi di movimentazione interna: commissionatori, carrelli retrattili, carrelli frontali, transpallet
Sistema di identificazione materiali: RF
- Scaffalature: Jungheinrich
Mezzi di movimentazione interna: Jungheinrich
WMS: Incas - Tutti mezzi di movimentazione utilizzati da Alpinestars sono dotati di batteria agli ioni di litio. Presso il nuovo Distribution Center di Caerano, ad oggi sono attivi:
– 18 commissionatori verticali EKS 110 Z 280 ZZ con portata 1.000 kg e altezza P.O. 2.800 mm per operare il prelievo sul secondo livello di stoccaggio.
– 6 transpallet elettrici con pedana ERE 120 con portata 2.000 kg
– 7 retrattili ETV 214 992 DZ con portata 1.400 kg, altezza di sollevamento di 9.920 mm, telecamera, sistema di navigazione Lift Navigation
– 2 carrelli frontali a 3 ruote EFG 216k con portata di 1600 kg e altezza di sollevamento 4.640 mm
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