Dal 1988, anno della sua fondazione, ad oggi, EcoEridania è cresciuta moltissimo, fino a diventare un punto di riferimento in Italia e in Europa per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti speciali. Si occupa di tutte le attività della catena del valore, garantendo una copertura a 360 gradi sui differenti servizi e tipologie di rifiuti speciali. L’azienda conta 19 società controllate e 34 filiali su tutto il territorio nazionale e dispone di impianti di stoccaggio, termovalorizzatori e depuratori di proprietà o gestiti direttamente.
Una parte centrale di questo processo è quella che riguarda il trasporto dei rifiuti, di cui ci racconta Pierpaolo Parodi, Direttore Logistico di Gruppo EcoEridania.
“Alla sua nascita, EcoEridiana non faceva trasporti, ma intermediava rifiuti. Con la crescita interna e l’ingresso di fondi di investimento, ci siamo iscritti all’Albo Nazionale Gestore Trasporti in conto terzi e ci siamo dotati di una flotta di proprietà, che ad oggi conta oltre 1.300 veicoli – ci spiega il Direttore Logistico -, con i quali gestiamo dal trasporto di rifiuti sanitari al trasporto di rifiuti industriali e non solo. Fino a qualche tempo fa, il rifiuto sanitario copriva il 90% del nostro fatturato. In questo momento, copre il 40-45%: non perché si sia ridotta la sua quota – precisa Parodi -, ma perché ci siamo ampliati verso altre tipologie di rifiuti: il rifiuto industriale, tecnologico, quello della plastica e altri ancora. Operiamo su tutto il mercato dei rifiuti speciali, su tutta Italia”.
Sicurezza e qualità al centro
Alla base delle scelte di EcoEridania ci sono due valori: elevate prestazioni e sicurezza. “Ecco perché abbiamo deciso di mantenere la gestione interna dell’autotrasporto dei nostri rifiuti. In primis per la sicurezza, intesa come sicurezza ambientale: siamo noi che trasportiamo i nostri rifiuti, quindi siamo direttamente coinvolti fino al loro corretto smaltimento, una garanzia in più per il produttore – aggiunge Parodi -. Non ci affidiamo a terzi e non seguiamo la convenienza del prezzo più basso, ma cerchiamo di ottimizzarla al massimo, il che vuol dire avere i veicoli giusti, il personale giusto ed essere competitivi sul mercato.
Abbiamo 1.600 dipendenti, di cui circa 600 sono autisti. I veicoli e gli autisti di terzi ci sono, ma sono una minima parte, servono per far fronte a picchi di lavoro o a esigenze particolari.
La presenza diffusa del Gruppo nel Paese permette di fare una logistica territoriale molto approfondita: siamo in grado di servire clienti che hanno bisogno di una copertura capillare e integrata da parte di un unico soggetto, attività che richiede molta attenzione e dedizione”.
Costante attenzione all’innovazione
Quali sono le maggiori criticità da gestire? “Senza dubbio essere sempre presenti con personale qualificato tutto l’anno – ci risponde il Direttore Logistico -, i rifiuti non hanno stagionalità e alcuni sono di difficile gestione. Penso ad esempio al rifiuto sanitario a rischio infettivo, che è quello storico di EcoEridania, che deve essere smaltito ancora più velocemente degli altri e in qualunque periodo. La criticità maggiore per noi è dunque quella di garantire una copertura tutto l’anno e mantenere standard qualitativi elevati”. Per farlo servono veicoli moderni e aggiornati, a norma sul fronte della sicurezza, sia come normativa ambientale che come normativa stradale.
“Abbiamo veicoli per ogni necessità: dal triciclo leggero fino all’autotreno scarrabile a 5 assi, che è il veicolo più grosso che può circolare su strada con portata da 44 tonnellate. Ogni veicolo ha una sua tecnologia e per noi è fondamentale avere il veicolo adatto per tipologia di rifiuto e dare un servizio capillare con le tecnologie giuste e garantire la massima sicurezza. A luglio, per esempio, entrerà in vigore una nuova normativa che imporrà una serie di dispositivi di sicurezza su tutti i veicoli, ma EcoEridania già da un anno sta acquistando veicoli con i requisiti richiesti”.
La sostenibilità ambientale
L’impegno di EcoEridania sul fronte della sostenibilità ambientale passa dalla scelta di veicoli e carburanti. “Nel 2023 eravamo vicini all’85% di km percorsi esclusivamente con veicoli Euro6, nel 2024 arriveremo a coprire il 95%. Ma vogliamo fare un passo avanti e ad oggi abbiamo stretto accordi di fornitura per biogas, quindi carburanti alternativi, che sono la vera attuale risposta alla lotta al cambiamento climatico”, conclude il Direttore Logistico.
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Giugno 2024 de Il Giornale della Logistica
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