Forti di una storia familiare consolidata che ha creato le basi dell’attività di Autotrasporti Bommartini, le nuove leve che hanno preso in mano le redini della società hanno intenzione di migliorarne la produttività e i servizi, puntando a farla diventare una realtà consolidata anche nel settore logistico. Questo senza dimenticare la tradizione e facendo tesoro degli insegnamenti di chi li ha preceduti e anche attualmente li affianca mettendo a disposizione una lunga esperienza.
Rivoluzione nel management
Sono i due giovani cugini Bommartini, Lorenzo e Mattia, ad aver raccolto il testimone dai loro padri per portare avanti l’attività di famiglia: non dimenticano come è nata l’azienda e si basano sui criteri e sulla passione che ha spinto i loro predecessori a crearla, per compiere una rivoluzione nel management e creare nuovi mercati e opportunità per l’azienda, utilizzando le più moderne tecnologie. Nel nostro incontro ci hanno raccontato tutti i loro progetti con grande entusiasmo: è loro impegno da qui ai prossimi anni migliorare servizi e gestione dell’azienda di famiglia, ampliando l’attività fino ad allargarne gli orizzonti dal trasporto merci alla logistica, sempre guidati dalla vecchia generazione.
Cambia l’organigramma, non la tradizione
Risale agli Anni 60 l’inizio dell’attività di Autotrasporti Bommartini, avviata con passione dai genitori e zii dei due giovani Bommartini come azienda dedicata al trasporto merci. La realtà cresce sempre di più fino agli Anni ’90, con la seconda generazione e l’ampliamento della flotta e delle filiali della sede storica di Soave, che diventano due, una a Padova e una a Rovigo. Nel 2007 e 2009 vengono acquisite due aziende di trasporti, una a Padova e una a Udine e si amplia ulteriormente l’attività. Il 2023 segna l’ingresso ufficiale della terza generazione, quella di Lorenzo e Mattia Bommartini, il primo concentrato sul settore Operations e l’altro sull’aspetto Finance. “Ci stiamo facendo guidare dal vecchio management; riceviamo le informazioni e il modus operandi dei nostri predecessori e li trasportiamo nell’attuale era digitale”, ha esordito Lorenzo Bommartini. “Nel passaggio generazionale è stato stabilito un organigramma nuovo, ma ci stiamo facendo guidare dalla vecchia generazione” – ha commentato Mattia Bommartini. “C’è un bel clima di condivisione, è un bel momento di passaggio e ci siamo posti come obiettivo quello di cercare nuove efficienze attraverso la tecnologia più moderna”, ha aggiunto Mattia Bommartini.
Un mercato dinamico
Proseguendo nella chiacchierata, i due Bommartini hanno commentato la situazione del mercato: “In questo periodo c’è una politica monetaria delicata, il mercato è dinamico e incerto, anche perché bisogna capire bene cosa vuole fare il governo per i tassi e l’inflazione. Noi comunque andiamo avanti con i nostri progetti e stiamo lavorando in particolare per creare due unità distinte, l’intermodale e la logistica”, ha dichiarato Lorenzo Bommartini. “Al momento siamo forti nel Nord Italia e abbiamo trasporti su strada in tutta la Francia ben avviati, ma stiamo cercando nuove opportunità. Trasportiamo merci per il settore siderurgico, per l’agricoltura e per l’alimentare secco, mercati che si prestano bene per l’intermodale sulla carta, ma poi ci sono difficoltà che stiamo cercando di superare” – ha affermato Mattia Bommartini. “Il nostro core business restano i trasporti su strada e stiamo cercando di potenziarlo e migliorarlo, ma cerchiamo che di aumentare la logistica e l’intermodale”, ha aggiunto Bommartini.
Trasporti “green” e networking
Parlando di sostenibilità, i Bommartini hanno lamentato una mancanza di sinergia sulle normative da seguire: “Se entro il 2050 bisogna ridurre le emissioni, è bene che tutte le aziende e tutte le normative politiche agiscano sinergicamente” – ha affermato Lorenzo Bommartini. “Nella nostra flotta non abbiamo al momento mezzi a iniezione alternativa, il peso medio della merce che solitamente trasportiamo e la distanza media che percorriamo giornalmente è elevato per le opportunità che ci offre al momento il mercato. I nostri mezzi sono Euro 6 e sono sottoposti a manutenzione costante, ma ci fermiamo lì per ora. Anche per quanto riguarda l’elettrico, va bene su certe tratte e per il last mile ma non per tutti”. Facciamo parte di ANITA e sono tante le cose allo studio, ma vanno armonizzate e ripensate”, ha aggiunto Bommartini. Oltre a occuparsi di intermodale e di logistica, l’azienda ha avviato una collaborazione con Fraikin, azienda leader in Europa nel noleggio di veicoli commerciali e industriali: “Facciamo per loro la manutenzione di una parte del loro parco veicoli” – ha dichiarato Mattia Bommartini. “La partnership è importante per noi per imparare e per loro perché avevano bisogno di un’azienda in questa area geografica con cui collaborare. Bisogna fare networking, è uno dei pilastri sui quali vogliamo basare la nostra attività. Uno dei nostri obiettivi è creare una rete sinergica con i collaboratori”, ha commentato Bommartini. “Per quanto riguarda lo sviluppo della logistica, che è un altro dei nostri obiettivi, siamo in fase embrionale, siamo ancora agli inizi per un cliente, più che altro al momento l’abbiamo fatta per noi”, ha aggiunto Bommartini.
L’importanza del capitale umano
A proposito dell’obiettivo di sviluppare la logistica, i Bommartini hanno fatto alcune riflessioni: “Stiamo cercando di potenziare il settore: intanto abbiamo creato una nuova figura nell’organigramma, dedicata proprio alla logistica”, hanno dichiarato. “E proprio quello del personale da trovare è uno dei nostri problemi principali: è difficile trovare autisti e fidelizzarli come forza lavoro, perché molte cose non funzionano nel settore. Per esempio, è stato proposto un bando per creare hub ad hoc sulle autostrade, affinché chi guida i camion abbia luoghi dedicati in cui fermarsi, cambiarsi, riposare. Al momento le zone per i camionisti sono del tutto inadeguate per un lavoro tra l’altro molto pesante, sono disseminate nei vari parcheggi degli Autogrill, senza servizi adeguati. Per questo e altro è difficile trovare autisti. Bisogna creare delle infrastrutture adatte per queste figure professionali che hanno una vita davvero difficile al momento”, ha aggiunto Mattia Bommartini.
Simona Zin
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di Settembre 2023 de Il Giornale della Logistica
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