“Non è possibile raggiungere nessun risultato senza il coinvolgimento delle persone”, ne è convinta Roberta Togni, General Councel e CSR Officer Automha. “Le persone vanno cercate, selezionate, continuamente formate. In Automha devono trovare un sistema di valori in cui si riconoscono, un ambiente favorevole allo sviluppo del loro ingegno e della loro creatività. Non sono slogan scritti sui muri: è il faro che guida ogni nostra decisione“. I dipendenti Automha nel mondo sono 185, attivi su due siti produttivi (in Italia ed in Cina) e sei commerciali (Italia, India, Spagna, Canada, USA e Messico). In Italia, presso l’headquarters di Azzano San Paolo (Bergamo), l’azienda conta 125 collaboratori.
Missione possibile
Automha è tra i leader mondiali nella progettazione e realizzazione di magazzini automatici e soluzioni per l’intralogistica. L’impresa progetta ogni intervento in base alle specifiche esigenze del committente per ogni settore di stoccaggio e preparazione ordini in logica merce all’uomo: Food & Beverage, Elettromeccanico, Distribution Center, Farmaceutico con leadership internazionale nei settori Tessile e Frozen e sviluppi in corso anche nelle aree Cosmetica e Retail.
Seconda generazione
Automha ha saputo governare sia il passaggio dalla prima alla seconda generazione sia la managerializzazione dell’impresa. A papà Franco Togni, fondatore e attuale Presidente, si sono affiancati nel tempo i figli, Roberta e Gianni, con responsabilità sempre più elevate (oggi General Councel e CSR Officer la prima, Vice President il secondo) e Giuseppe Stefanelli, Amministratore Delegato.
Il sarto dell’automazione
“Porre il cliente al centro, a prescindere dalle dimensioni. Un cliente che, spesso, fa un altro mestiere ma che desidera esser seguito, assistito, vedere risolto il suo problema. Capire le sue esigenze è fondamentale e per farlo è indispensabile saper porre le domande giuste per compiere un’analisi corretta e progettare una soluzione su misura” – dice Gianni Togni. Non a caso Automha è stata definita “il sarto dell’automazione”.
La nuova sede
Si è tenuta lo scorso giugno la cerimonia di posa della prima pietra della nuova sede di Automha (7.000 metri quadri) prossima all’attuale, nel perimetro della zona industriale riqualificata del Comune di Azzano San Paolo (Bergamo). Nella sede pre-esistente permarranno Ricerca & Sviluppo e Produzione, nella nuova verranno trasferiti gli uffici direzionali. Fine lavori: primavera 2021. Il nuovo immobile verrà realizzato senza consumo di suolo (riqualificando completamente una struttura pre-esistente), con ampie aree verdi, un impianto fotovoltaico tale da renderlo auto sufficiente, impianto elettrico a basso consumo, illuminazione a led, ricerca della migliore ergonomia nelle postazioni di lavoro ed utilizzo di materiali e colori di design con finiture al massimo livello: “vogliamo che le persone trascorrano le loro giornate in un ambiente luminoso e accogliente, tale da favorire lo sviluppo dei talenti e delle relazioni” – Franco Togni dixit.
Da Napoli a Seriate
Automha collabora assiduamente con l’Università di Napoli e con Scuole Superiori del territorio. Con la prima è in vigore un’intesa con percorsi finalizzati all’inserimento in impresa dei migliori laureati. Con i secondi sono in vigore accordi diversificati che prevedono lezioni in aula da parte di manager Automha, collaborazioni strutturate per quanto concerne l’alternanza scuola – lavoro, stage aziendali, piani di studio codificati in collaborazione con le dirigenze scolastiche e i docenti. Gli Istituti Superiori coinvolti sono: l’Ettore Majorana di Seriate, il Pietro Paleocapa di Bergamo, Il Guglielmo Marconi di Dalmine, la Fondazione Istituto Tecnico Superiore Lombardo Leonardo da Vinci e numerosi altri. Di rilievo ancora la collaborazione con la Fondazione Et Labora finalizzata all’inserimento lavorativo di giovani disoccupati per i quali è previsto un percorso di formazione personalizzato realizzato in collaborazione tra la Fondazione e Automha.
Parola di Gianni
“Mai come in questi mesi di lockdown”, racconta Gianni Togni, vice presidente Automha, “è parso evidente come il “noi” fosse superiore all’”io”, la capacità di coltivare talenti premiante e lo stesso distanziamento fisico, l’obbligo di ricorrere a video conferenze, email o telefonate con il cliente, ci ha permesso di scoprire un modo nuovo di lavorare, spesso più proficuo. Certo: non vedo l’ora di poter riprendere un aereo, di andare ad una fiera, di stringere la mano a qualcuno che in questi mesi ho potuto seguire solo da lontano, consapevole del valore della nostra offerta e del metodo di lavoro che perseguiamo”.
Cuore tecnologico
“Quello che diciamo facciamo. Quello che facciamo”, sottolinea Gianni Togni – vice president Automha, “è conseguenza di investimenti continui su persone, ricerca e sviluppo, automazione. In quarant’anni abbiamo cumulato una cultura tecnologica senza uguali. Siamo in grado di portare automazione nei processi al miglior costo, con un ROI garantito e con standard di flessibilità, efficienza e affidabilità senza uguali testimoniati da centinaia di installazioni in tutto il mondo”.
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di Settembre 2020 de Il Giornale della Logistica
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica