“Se decidiamo di fare un investimento è perché crediamo possa generare valore per noi e per i nostri clienti. Così è stato anche per il magazzino automatizzato per i prodotti finiti che abbiamo realizzato nel nostro stabilimento di Chieve (Crema), sede produttiva e logistica centrale di Madi Ventura”. Esordisce così Giuseppe Calvini, Direttore unità operativa di Madi Ventura, azienda che tra frutta secca e snack acquista 40 classi merceologiche di prodotto e movimenta 1.320 referenze finite, per un totale, tra ingresso e uscita, di 18mila tonnellate di prodotto all’anno.
Tra noci, nocciole e pistacchi
“Negli ultimi tempi il mercato della frutta secca è cresciuto molto”, argomenta Calvini. “Noci, mandorle, prugne sono ritenuti alimenti con effetti benefici e salutari e pertanto la loro domanda è in costante aumento. Basti pensare che negli ultimi dieci anni il nostro fatturato è cresciuto del 25%, attestandosi intorno agli attuali 120 milioni di euro”. Una crescita che ha comportato una rivisitazione degli spazi e delle efficienze: “Avevamo bisogno sia di ampliare la parte produttiva, sia di ottimizzare i processi logistici a monte e a valle”, prosegue Calvini, “ci siamo quindi concentrati sulla ridefinizione degli spazi di magazzino, puntando sull’automazione per razionalizzare gli spazi e guadagnare efficienza. Con l’intervento attuato sono state liberate delle aree per nuove linee produttive e ingrandita la parte di magazzino per il prodotto finito, che passa così da 4mila a 8mila posti pallet”. Nella pratica è stata annessa una nuova area allo stabilimento esistente ed è stata creata, tra le due zone, una sorta di cerniera in cui trovano collocazione la reception, gli spogliatoi e le sale riunione. “Abbiamo sposato un progetto automatizzato perché, oltre a essere all’avanguardia, è anche garanzia di pulizia e sicurezza. Inoltre, è potenzialmente attivo 24/24 h”.
Una soluzione a misura di esigenza
Partner esclusivo del progetto è Linde Material Handling che si è occupata non solo di fornire i carrelli elevatori intelligenti integrati nel nuovo magazzino – ossia 5 stoccatori L-MATIC AC che si occupano del rifornimento inbound e outbound e 2 carrelli trilaterali K-MATIC che lavorano nell’area segregata dove gli operatori non hanno accesso – ma ha agito da general contractor sviluppando il progetto nei minimi dettagli, dalla scaffalatura al pavimento. “Eravamo alla ricerca di un fornitore in grado di interpretare al meglio le nostre specifiche esigenze e capace di supportarci a 360° ed in ogni fase, dall’analisi alla piena operatività. Linde con la sua proposta progettuale ci ha permesso non solo di rispondere alle istanze attuali, ma di prepararci al meglio al futuro”.
Le ricadute positive
Il nuovo magazzino ha portato risultati positivi in più direzioni: il 99% delle missioni avviene oggi senza errori, assorbendo al meglio anche picchi pari a 1.500 quintali/giorno. Inoltre, l’azienda è portata a ragionare in maniera differente rispetto al passato, in mondo più pragmatico: “L’intelligenza artificiale ci mette a disposizione una nuova mole di dati che ci aiutano ad avere una maggior controllo dei nostri processi ed individuare nuove possibili opportunità di ottimizzazione”, rileva Simone Gedda, Direttore delle Operazioni di Madi Ventura. “Inoltre, è cambiato il modo di lavorare dei nostri operatori, i quali non vedono l’automazione come un mostro che fa paura, ma come un utile supporto al loro lavoro: non abbiamo sostituito l’uomo con le macchine, ma ne abbiamo valorizzato la professionalità”. “I pallet sono sempre più stratificati, ogni Ce.di, ogni insegna della Gdo ha le sue regole, le sue altezze e le sue esigenze – conclude Calvini – Oggi, con lo stesso numero di persone, gestiamo una maggiore complessità rispetto al passato. Dopo averla sperimentata la commistione uomo-macchina non ci spaventa più. E per il futuro, siamo pronti a replicarla”.
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