Sostenibilità, trasformazioni tecnologiche digitali ed omnicanalità sono le tre principali sfide che la logistica, in particolare conto terzi, si trova oggi a dover affrontare.
Lo indica la più recente indagine sul settore realizzata dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano.
Lo confermano le aziende, alcune delle quali hanno offerto la propria testimonianza a riguardo durante il convegno “Ambiti di innovazione nella logistica: esperienze a confronto”, organizzato nei giorni scorsi dall’Osservatorio presso il CNH Industrial Village di Iveco di Torino.
Flotte di veicoli alimentati a gas naturale (LNG) e carrelli con batterie agli ioni di litio, app per tracciare il percorso e l’esito della consegna e delivery sempre più brandizzate, il tutto passando per una razionalizzazione dei fornitori di servizi logistici ed un profondo ripensamento dell’architettura del magazzino: sono queste le soluzioni per una logistica più strategica, green e digitale presentate nel corso dell’evento.
Sostenibilità “green”
Tra i principali obiettivi da perseguire c’è sicuramente la riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici.
La via intrapresa da molti sta conducendo mezzi per il trasporto pesante e la movimentazione interna sempre più verdi, grazie ai motori LNG per gli autoarticolati ed alle batterie agli ioni di litio per i carrelli elevatori. Durante l’evento torinese, Fabio Ciani, purchasing manager di Nestlè Waters, ha indicato la linea intrapresa dalla sua azienda, insieme al proprio partner logistico Gruppo Maganetti, che dovrebbe portare entro quest’anno ad una flotta composta per il 30% da veicoli Iveco alimentati con LNG.
Per Brivio & Viganò, invece, il litio – implementato nelle proprie strutture grazie ai carrelli Jungheinrich – è tendenzialmente una soluzione standard, come illustrato dal project manager Efrem Terraneo.
Innovazione e partnership
Molti degli intervenuti hanno marcato l’accento sul fatto che l’introduzione di soluzioni innovative è stata spesso accompagnata da un’evoluzione della relazione tra committenza e provider logistico.
La tendenza sembrerebbe passare da un approccio basato sui costi ad uno focalizzato sulla qualità del servizio, a ridurre il numero di fornitori, allungare la durata dei contratti di collaborazione e puntare su fornitori che diventino in grado di supportare il committente in tutti gli aspetti logistici, in un’ottica di terziarizzazione strategica.
Lo hanno confermato nei propri interventi Silvia Barbieri, direttore supply chain di Lavazza (invitata all’evento da Tesisquare), Luca Raviglione, logistics & spares purchasing manager EMEA di Electrolux (invitato da Codognotto), Claudio Marchionni, responsabile logistica di Unieuro (invitato da Logistica Uno), Daniele Maini, direttore logistica di Coop Consorzio Nord Ovest (invitato da CLO Servizi Logistici), Bruno Agazzani, europe head of logistics di DIAGEO (invitato da Osservatorio Contract Logistics).
Più volte è stata sottolineata dalle aziende intervenute l’importanza della condivisione di informazioni ed obiettivi per un continuo miglioramento della collaborazione tra le parti.
Quest’ultimo è la base della governance del processo logistico che interessa tutti i livelli decisionali, dal livello più operativo a quello più strategico.
Rivoluzione omnicanale
Il comportamento sempre più omnicanale dell’utenza e l’esigenza diffusa di un servizio personalizzato stanno portando le imprese a migliorare la gestione dell’ultimo miglio, grazie all’utilizzo di soluzioni digitali avanzate. Si sta quindi diffondendo l’uso di applicazioni per tracciare in tempo reale il percorso delle consegne e conoscerne l’esito accessibili al mittente, al fornitore di servizi logistici e al destinatario del prodotto.
Riccardo Montanucci, customer supply chain director di Carlsberg ha spiegato come la sua azienda, insieme a Number 1, stia sviluppando soluzioni digitali B2B anche di tipo mobile per dare crescente valore al customer service di tipo logistico.
Con l’omnicanalità si moltiplica il numero di piccoli ordini eCommerce. Questa tendenza sta qualitativamente e quantitativamente rilanciando il settore dal punto di vista immobiliare, come illustrato da Marco Clerici, Managing Director di World Capital Real Estate.
Ancora di più sta imponendo di ripensare la logica di distribuzione, in particolare per quanto riguarda l’ultimo miglio, anche attraverso un profondo ripensamento del ruolo del punto vendita nel nuovo scenario.
In questo senso, particolarmente significative sono state le testimonianze offerte da Alessandro Cernigliaro, chief operating Officer di ePRICE (invitato da Installo) ed Andrea Colzani, managing director di IKEA Italia Distribution (invitato da Osservatorio Contract Logistics).
Un segmento in crescita
“Gli operatori logistici stanno rispondendo positivamente ai cambiamenti in atto nel settore — ha affermato Marco Melacini, responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics — Cambiamenti che riguardano in primo luogo il comportamento degli utenti, che richiedono processi sempre più omnicanale e personalizzati, e in secondo luogo l’introduzione delle nuove tecnologie, che avviene con tassi di crescita esponenziali.
Le soluzioni presentate — insieme ai risultati della ricerca, con fatturato (80 miliardi la previsione 2017, +1,8% sull’anno precedente) e valore di mercato (44,6 miliardi, + 6,3% rispetto al 2009) in crescita — testimoniano lo stato di salute del settore e contribuiscono a rendere la logistica sempre più sostenibile e digitale”.
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