Ventuno tappe, dal 29 giugno al 21 luglio, per un totale di 3.498 km, con partenza da Firenze e arrivo a Nizza. Il Tour de France 2024 è giunto quest’anno alla sua centoundicesima edizione e ad accompagnarlo come trasportatore ufficiale c’era ancora una volta, la 44ma, XPO Logistics. “Si tratta di un evento sportivo globale che richiede una logistica complessa e su misura – ci spiega Massimo Marsili, CEO di XPO Logistics per Europa meridionale e Marocco -. Lavoriamo con il team del Tour da 44 anni: ogni nuova edizione è una nuova sfida per noi, che inizia con l’analisi e lo scouting del percorso, che va studiato attentamente per quel che riguarda il piano di trasporto e tutto ciò che è relativo alla logistica. I nostri team e quelli del Tour lavorano a stretto contatto per garantire che la corsa si svolga senza intoppi, rispettando scadenze molto ravvicinate e garantendo il rispetto dei protocolli di sicurezza del Tour”. “Anche quest’anno – dice soddisfatto Marsili – siamo riusciti a fare in modo che tutto funzionasse alla perfezione, grazie alla nostra esperienza ormai consolidata, a una organizzazione perfetta e al nostro personale altamente specializzato”.
La forza della squadra
“Il nostro team impiega in media quattro o cinque ore per allestire i villaggi di partenza e le linee di arrivo, tre ore per i punti sportivi, altre tre per ogni operazione di smontaggio. Per tutto ciò – continua Marsili – abbiamo ben due squadre, una per l’arrivo e una per la partenza, che devono lavorare in parallelo, aumentando l’efficienza e la fluidità del tutto”. XPO Logistics mette a disposizione del Tour 37 camion e 59 autisti, che trasportano 799 tonnellate di merci (attrezzature, podi, vernici, punti sportivi, aree di traguardo, archi, tribune, arredi prefabbricati per i villaggi, 5mila barriere, attrezzature video e audio, ecc.), due meccanici, un coordinatore per la manutenzione, due monitori che controllano tutte le operazioni e un addetto alla prevenzione su ciascuna tappa, per garantire che tutto si svolga nella massima sicurezza.
Sostenibilità: meno emissioni con l’HVO
Per ridurre l’impatto ambientale dell’evento, già dallo scorso anno, il 100% dei camion di XPO Logistics dedicati al Tour de France sono alimentati con olio vegetale idrotrattato biodegradabile (HVO). “Si tratta di una soluzione sostenibile a bassa emissione che noi offriamo già ad altri clienti e che già da due anni abbiamo portato al Tour. Per l’edizione 2024 la nostra flotta ha utilizzato circa 78mila litri di HVO, che hanno permesso una riduzione fino al 90% delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento da polveri sottili e NOx fino al 30%, rispetto al diesel. Il resto della flotta usata per il Tour è dotata di motori Euro 6”. Un trattore stradale 100% elettrico è stato poi utilizzato anche da Mâcon a Nuits-Saint-Georges ed è stato presente all’arrivo del Tour a Saint-Vulbas. “Una scelta in linea con la strategia che stiamo portando avanti a livello europeo: abbiamo appena fatto un nuovo ordine di 160 veicoli commerciali pesanti elettrici, che si aggiungono a una flotta di 100 già acquistati nel 2023”.
Soluzioni: la scelta della multimodalità
“L’utilizzo del biocarburante HVO è una soluzione molto impattante e nel breve periodo è quella che consente il riscontro più rapido in termini di abbattimento di emissioni – prosegue il CEO -. Un’altra via per la sostenibilità in cui crediamo molto è quella della multimodalità: abbiamo 9 rotte multimodali che collegano l’Europa, centrali per noi perché sono la chiave che apre la porta dell’azienda al mercato europeo. Per Amazon, per esempio, usiamo la rotta Barcellona-Savona, che sfrutta sia il trasporto marittimo fino a Savona, quello su strada fino a Novara e quello ferroviario fino alla Germania. Per fare ciò, utilizziamo 130 semirimorchi, i P400, che possono essere utilizzati tanto su strada quanto su mare che su ferrovia, con una riduzione annuale delle emissioni di CO2 pari a 10 milioni di kg. Nei prossimi anni, puntiamo sicuramente a implementare la multimodalità, utile sia per la riduzione di emissioni, ma anche a livello di capacità, per contrastare il problema della carenza di autisti”.
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Settembre 2024 de Il Giornale della Logistica
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