Trasparenza. Equità. Valorizzazione del personale. Rispetto dell’ambiente. Cosa significano per voi queste parole?
Sono i valori che guidano il nostro lavoro da sempre. Maganetti Spedizioni è un’azienda familiare, un’azienda storica dell’autotrasporto in provincia di Sondrio, che oggi è alla terza generazione. Ci siamo sempre occupati di trasporto industriale, core business a cui nel tempo abbiamo affiancato l’attività di logistica e la produzione e vendita di carburanti alternativi.
La sostenibilità è il paradigma su cui abbiamo ricostruito a partire dal 2014 il nostro business-model e oggi siamo Società Benefit e unica B Corp nel settore dei trasporti e della logistica in Europa, oltre che la prima azienda certificata SOSLog attraverso il protocollo di logistica sostenibile e pionieri anche della certificazione TCR.
Come siete arrivati a questi traguardi?
Il primo passo è stato studiare l’inserimento di veicoli pesanti a trazione alternativa, sia sotto il punto di vista ambientale che tecnico ed economico, che per un’azienda di autotrasporto sono ovviamente il fulcro principale di impatto e di produzione di reddito. Ma, quando si inizia ad approfondire questo tema, si scopre subito che la sostenibilità è un percorso molto più complesso e articolato e si arriva a creare un sistema integrato che non è solo quello della sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica, e così è stato per noi. Abbiamo scelto di divenire Società Benefit e contestualmente abbiamo ottenuto la certificazione B-Corp, perché siamo consapevoli che oggi la tempestività del servizio di trasporto non basta, ma è fondamentale come essa viene perseguita e raggiunta.
Partiamo dalla sostenibilità sociale, spesso tasto dolente per il mondo dei trasporti
Il nostro è sempre stato un settore borderline sul fronte della legalità: basti pensare alle ultime grandi inchieste sulle cooperative e ai problemi di contratti, subappalti, esterovestizione, violazione dei tempi di guida e delocalizzazione. Maganetti si è posta un obiettivo chiaro: rimettere al centro le persone, sia quelle che lavorano per noi che quelle della comunità in cui operiamo.
Siamo consapevoli dei rischi sociali che produciamo, legati alla sicurezza stradale e alla circolazione dei mezzi, e dei rischi ambientali. Per questo abbiamo costruito una relazione solida con il territorio, per conoscere meglio le criticità percepite e nello stesso tempo per spiegare quello che facciamo. Lavoriamo molto sul fronte della comunicazione e interveniamo costantemente a numerose tavole rotonde: nelle scuole, nelle istituzioni, associazioni di categoria e comitati cittadini. Il riscontro è positivo: la comunità ha recepito che siamo un’azienda presente, disposta a confrontarsi, che vuole costruire valore condiviso e un dialogo maturo.
Come si declina questa attenzione nei confronti dei vostri dipendenti?
Le persone sono l’elemento centrale e fondamentale per l’esistenza stessa dell’organizzazione e gli obiettivi aziendali si possono raggiungere solo grazie alla loro dedizione e professionalità. Noi abbiamo 70 dipendenti, di cui 50 autisti e 20 persone in ufficio. Le nostre persone sono le nostre risorse chiave, ecco perché il punto di partenza per noi è l’ascolto e il dialogo, per spiegare in maniera chiara il mindset dell’azienda, che cosa crea valore e come viene distribuito. Cerchiamo un confronto costante, attraverso colloqui, partecipazione, attività di stakeholder engagement, con l’obiettivo di costruire un modello condiviso e creare un senso di comunità. Anche correndo il rischio di fallimenti.
È capitato?
Sì, quando abbiamo provato a costruire un modello condiviso che ci era sembrato funzionale, ma che poi ha creato delle tensioni sociali ed è stato prima validato e poi rigettato dagli autisti. Lo abbiamo allora ripresentato in forma semplificata e lo stiamo ricostruendo nuovamente insieme alle parti coinvolte. Un fallimento che ci ha permesso di crescere, di metterci in discussione e di capire alcune cose: innanzitutto che condividere determinate scelte senza prima verificare che ci sia un livello di maturità sufficiente del sistema è controproducente; deve esserci maturità affinché un determinato tavolo di lavoro crei risultati. Inoltre, cosa molto importante, abbiamo capito che c’è un legame molto forte dei dipendenti alla nostra azienda, nonostante tutto.
E dalle difficoltà, come dicevo, si impara: proprio perché ci siamo accorti che non possiamo razionalizzare tutto, quest’anno inizieremo una collaborazione con un professore di economia comportamentale per introdurre strumenti più evoluti nella gestione delle relazioni.
Una presa di coscienza importante…
È un ulteriore passo per mettere le persone al centro. I modelli aziendali che abbiamo applicato fino al 2000 ormai non valgono più. Tutte le persone devono sapersi mettere in gioco, gli imprenditori per primi.
Siete molto attivi anche sul fronte della sostenibilità ambientale
Portiamo avanti una ricerca tecnologica continua sui nuovi carburanti, monitorando le tecnologie del settore: abbiamo iniziato nel 2014 con i veicoli a metano, poi inseriti in flotta nel 2016 a metano liquido, nel 2016 abbiamo inaugurato la nostra stazione di servizio specifica per il traffico pesante e nel 2018 abbiamo firmato con una cooperativa di Candiolo (Torino) il primo accordo italiano per la produzione di bioLNG per autotrazione e nel 2020 abbiamo ufficialmente aperto l’impianto. Abbiamo condiviso con loro un progetto decennale in cui ognuno si è preso carico di parte dei rischi secondo il principio della competenza tecnica. Siamo molto orgogliosi del fatto che nel 2023 il nostro distributore ha funzionato oltre il 95% con vero bioLNG, permettendoci anche di studiare il comportamento dei veicoli con questo specifico biocarburante.
Gabriella Grillo
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Gennaio/Febbraio 2024 de Il Giornale della Logistica
- Nome e cognome: Matteo Lorenzo De Campo
Data di nascita: 24/07/1979
Formazione: Laurea in Economia Aziendale
Attività professionale: CEO di Maganetti Spedizioni Spa, Presidente della Federazione Autotrasporti Italiani della Provincia di Sondrio, Vicepresidente di Confcommercio Sondrio, Membro della Camera Di Commercio di Sondrio, Presidente dell’Associazione “Piccoli Azionisti Della Banca Popolare Di Sondrio”
Hobby e passioni: Volare
Libro sul comodino: “Distanze” di Marco Petruzzella
Punto di forza: Grande capacità di sintesi e di sistema
Tallone d’Achille: La costanza
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica