Un approccio alla gestione della supply chain che non guarda solo al dato materiale, ma che si preoccupa di sviluppare valore grazie ad innovazione, sostenibilità e attenzione alle persone. Così Christophe Poitrineau, Senior Executive Supply Chain Manager di Carrefour Italia ci racconta la sfida della logistica di oggi e di domani
Una vita nella logistica, in settori anche molto diversi, le ha permesso di sviluppare un punto di vista privilegiato sul settore: quali cambiamenti ha intercettato?
Tutto sta cambiando molto rapidamente. A livello macro, sicuramente una delle trasformazioni più forti in atto è lo spostamento del baricentro economico verso est, dovuto al peso sempre maggiore del mercato asiatico. Spostamento che sta completamente ridisegnando i flussi logistici globali.
E a livello micro?
L’evoluzione è ancora più veloce, condizionata da quattro fattori principali: la tecnologia, l’attenzione alla sostenibilità, il cambio di modelli nel retail e la rivoluzione dell’e-commerce.
Tutta l’innovazione in quattro parole…
La tecnologia è sempre più pervasiva con esiti davvero disruptive, in qualsiasi forma di manifesti, dalla robotizzazione, all’intelligenza artificiale, ai big data…spinge oggi ogni processo.
E la sostenibilità?
La crescente attenzione all’impatto ambientale nasce da una sensibilità occidentale, ma si sta affermando come una delle maggiori sfide che non solo la logistica, ma l’intero sistema economico-produttivo si trova ad affrontare.
Tre: il retail invece come sta impattando sulla logistica?
Per rispondere alle nuove esigenze di profitto e a differenti abitudini di consumo, il mondo del commercio ha modificato profondamente le proprie dinamiche. Stock fortemente ridimensionati, aumento della frequenza di approvvigionamento, richiesta di tempi più tesi, necessità di ridurre gli sprechi sono tutti elementi che stressano fortemente la logistica che deve dimostrarsi sempre più resiliente e reattiva.
Quattro: l’e-commerce
Un fenomeno in costante crescita che ha imposto un cambio di passo a tutti. E proprio quando si stavano sviluppando soluzioni per governare questo cambiamento, la pandemia ha cambiato completamente le carte in tavola, facendo esplodere l’e-commerce. Relativamente a questo canale, Carrefour si è trovata a gestire flussi in crescita di oltre il 160%.
E come avete fatto fronte a quest’impennata?
Grazie alla forza del network. La nostra rete di negozi, distribuita in modo capillare su tutto il territorio nazionale, infatti, ci ha garantito la flessibilità necessaria per affrontare il brusco aumento di volumi e rispondere con efficacia alle richieste dei nostri clienti, operando secondo un modello di preparazione misto tra hub logistico e pdv.
Eravate pronti all’impatto?
Credo che nessuno fosse davvero pronto a quanto accaduto. Stavamo però da tempo lavorando a una sempre maggior scalabilità della rete e questo ci ha aiutato ad assorbire il colpo. Un network di oltre 1.000 punti vendita è stata la carta vincente per avere quella flessibilità che un unico magazzino centralizzato non avrebbe mai potuto assicurare. In più, anche il nostro sistema informativo era già calibrato per gestire sia l’home delivery sia il click&collect e questo ci ha consentito grande reattività.
Un assetto già consolidato?
È un processo di miglioramento continuo. Ci siamo riorganizzati per ottenere maggior produttività. Gradatamente abbiamo attivato nuovi punti di preparazione nelle grandi aree metropolitane come Milano, Roma e Torino. E il processo continua, per acquisire una sempre maggior prossimità e velocità di reazione.
Vi trovate quindi sempre più a gestire la sfida dell’ultimo miglio
Il last mile è un aspetto decisamente sfidante che affrontiamo puntando su efficienza e sostenibilità. Per l’home delivery disponiamo di una flotta con mezzi sia full electric sia a metano per minimizzare l’impatto ambientale delle consegne. In più, lavoriamo costantemente per migliorare le rotte e la saturazione dei mezzi, per esempio grazie all’utilizzo di soluzioni multi temperatura, ed una pianificazione dinamica dei giri.
Quanto è difficile svoltare in direzione di una sempre maggiore sostenibilità?
Avendo vissuto parecchi anni in Cina (con le responsabilità di Vice President Asia in Gefco Logistics, NdR) ho in mente l’esempio del gigante asiatico. L’inquinamento in Cina stava toccando livelli intollerabili, generando un grosso rischio sociale e politico che ha portato a una netta inversione di tendenza. Il cambiamento è stato rapidissimo, dimostrando che si possono raccogliere risultati concreti in poco tempo con le giuste misure.
Noi a che punto siamo?
In Europa il tema è dibattuto da tempo, ma credo servano politiche più drastiche, unite all’agevolazione di investimenti non solo per veicoli elettrici, ma per infrastrutture dedicate che sostengano la diffusione di soluzioni a impatto zero.
Per parte nostra, Carrefour sta sviluppando il proprio network logistico con magazzini ecocompatibili, realizzati secondo criteri allo stato dell’arte in tema di sostenibilità.
Una sostenibilità che si declina anche dal punto di vista delle risorse umane?
Certamente. Siamo convinti che l’innovazione debba esser sempre introdotta a beneficio delle persone. Non sono un sostenitore della completa automazione, ma credo anzi che la tecnologia sia efficace quando semplifica il lavoro dell’uomo e ne valorizza la competenza. È dunque fondamentale scegliere quali processi automatizzare. Attualmente stiamo ripensando i nostri magazzini in logica goods-to-men, un orientamento verso un prelievo al pezzo per i formati più piccoli.
Dal punto di vista dell’innovazione Carrefour è molto attenta alla gestione dei dati, per esempio con il progetto blockchain
Il progetto di blockchain ha permesso di incrementare valore e sicurezza lungo la catena dell’informazione, in ogni anello della supply chain. L’ottimale scambio di dati con i fornitori ci consente di essere sempre più veloci e reattivi. È, inoltre, una risorsa importante in ottica di riduzione degli sprechi, soprattutto nel settore freschi. Essere sempre più consapevoli e riuscire a misurare con precisione il consumo reale ci permette, in concerto con i fornitori, di adeguare lo stock e rispondere al meglio alla variabilità della domanda minimizzando gli sprechi (l’impegno zero waste si concretizza anche nella collaborazione con l’app To good to go, NdR). Un altro tassello importante in ottica di sostenibilità.
In questa chiacchierata è tornato più volte a sottolineare il valore delle persone
È un aspetto fondamentale in Carrefour e si sposa al meglio con il mio modo di pensare. Tutto il personale è coinvolto in percorsi di formazione e training, mentre la divisione supply chain collabora con il Politecnico di Milano all’Osservatorio sulla Contract Logistics nella convinzione che sia essenziale creare opportunità di scambio e condivisione delle esperienze e delle competenze. Con questa stessa ambizione di condivisione partecipo alle iniziative di CSCMP – Council of Supply Chain Management Professionals. E mi piacerebbe fare di più…
Ce lo racconti
Mi piacerebbe collaborare con l’università per dare vita a un corso di formazione in ambito logistico, approvvigionamento, tecnologico e manageriale. La pandemia mi ha fermato in questo mio proposito, ma non dissuaso. Sono convinto che sia una possibilità preziosa portare l’università in azienda perché l’ambiente universitario offre stimoli e una visione sul mondo che calati nella quotidianità operativa si tende a perdere, ed è invece una grande risorsa, a qualunque punto del proprio percorso professionale ci si trovi.
Viaggiare è importante, oggi che non possiamo farlo fisicamente, dobbiamo impegnarci a farlo almeno con la mente.
Francesca Saporiti
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di aprile 2021 de Il Giornale della Logistica
- Luogo e data di nascita: Boulogne Billancourt (Parigi) 4 luglio 1965
Informazioni personali: Sposato con 4 figli, senza dimenticare 3 gatti e un cane.
Studi: Sciences Po Paris e Università Paris Dauphine
Attività professionale: prima di approdare in Carrefour Italia con il ruolo di Senior Executive Supply Chain Manager, Christophe Poitrineau ha maturato una lunga e importante carriera nella logistica globale e nei servizi di supply chain in realtà del calibro di GEFCO, Number1, CEVA Logistics.
Hobbies e passioni: Rugby, Golf, Aeromodellismo
Libro sul comodino: La recherche du Temps perdu di Marcel Proust
- Carrefour Italia, con una cifra d’affari pari a 4,66 miliardi di euro (2020), opera su tutto il territorio nazionale con oltre 1.450 punti vendita suddivisi in Ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash and Carry (Docks Market e GrossIper). Presente in 18 regioni italiane, impiega oltre 16.000 collaboratrici e collaboratori. A partire dal 2018, ha implementato il programma “Act for food”, lanciato a livello di Gruppo, con l’obiettivo di diventare leader mondiale nella transizione alimentare. I focus del programma sono: controllo delle filiere anche attraverso la tecnologia blockchain, maggiore accessibilità al biologico per tutti, difesa dei piccoli produttori locali, servizi efficienti e innovativi e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di tutto il territorio italiano. Carrefour Italia ha inoltre sviluppato, ad oggi, una gamma di prodotti a marchio con oltre 3.000 referenze, coprendo in tal modo tutte le categorie merceologiche.
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