Occorre saper coniugare l’ideale con il reale, insegnavano antichi maestri. Chi ci riesce ne guadagna in senso critico, approccio multiforme, varietà di ragionamento, capacità di sintesi. Come accade ad Alberto Accetta – Vice Presidente di SOS LOGistica – che racconta di come un’altra logistica sia possibile, una logistica sostenibile su tre fronti: ambientale, economica e sociale
Lei ha detto: la logistica è un settore border line: cooperative spurie, mano d’opera in nero, presenza della malavita organizzata. Come se ne esce?
Non ce l’ho con la logistica, ci mancherebbe: sono un logistico anche io, faccio parte di questo mondo da sempre. Ma ci deve essere coerenza tra pensiero e azione.
In che senso?
Le parole sono importanti: se un’azienda si dichiara rispettosa dell’ambiente, i comportamenti devono essere conseguenti.
In concreto?
Solo imprese e manager coerenti e determinati possono creare una filiera virtuosa che coinvolge sia la produzione che la logistica. Consapevoli che la sostenibilità si basa su tre pilastri: sociale, economico e ambientale.
Questa me la deve spiegare meglio.
Non esiste una politica ambientalmente sostenibile senza salvaguardia del conto economico. E non esiste salvaguardia del conto economico sulla pelle delle persone. Come posso dichiararmi eco-sostenibile quando tollero, all’interno della mia azienda o della filiera di cui sono parte, zone grigie o addirittura ai confini della legalità se non oltre?
Perché questa coerenza è così difficile?
Perché le nostre imprese lavorano a compartimenti stagni scaricando i problemi sui soggetti a valle. Se da top manager la parte variabile della mia retribuzione è legata al contenimento dei costi, sarò portato ad esigere dal mio direttore delle Operations decisioni conseguenti che quest’ultimo scaricherà a sua volta sui responsabili di magazzino. Sa come va a finire?
Temo di intuirlo…
Che a pagare rimangono gli anelli deboli: i padroncini iper sfruttati. I finti “soci lavoratori” di cooperative altrettanto finte. Il bello è che l’origine di un tale disastro nasce da intenzioni tutt’altro che perverse.
Vale a dire?
Qualunque buon manager, ogni anno, con scienza e coscienza è chiamato a raggiungere dei risultati in termini di ottimizzazione dei processi, incrementi di produttività, margini, risparmi, quote di mercato. Tutti, su queste basi, elaboriamo un budget per aumentare il fatturato, ridurre i costi, incrementare la qualità.
Quando la faccenda comincia a prendere una brutta piega?
Quando si perde la visione di insieme. Quando si traducono gli obiettivi scaricandoli sui processi a valle perdendo gradatamente, ad ogni passaggio, la conoscenza e coerenza del tutto. Le pare normale che, oggi, le tariffe di distribuzione e consegna siano grosso modo identiche a quelle di vent’anni fa?
Lei come se lo spiega?
Ci sono stati interventi straordinari a livello di organizzazione, tecnologie, Information Technology. Ma nella logistica le persone sono ancora fondamentali. Nulla si muove se a un certo punto non c’è qualcuno che si fa carico di un pallet o di un collo. Ed è lì che la coerenza tra i tre pilastri della sostenibilità rischia di andare a rotoli.
- Nome e cognome: Alberto Accetta
Data e luogo di nascita: Genova, 6 giugno 1968
Dati anagrafici e personali: Alberto Accetta risiede a Bergamo ed ha tre figli
Attività professionale: dopo il diploma in Maturità Classica, Alberto Accetta segue studi di Giurisprudenza, coniugandoli con le prime esperienze di lavoro, a Genova. Ben presto si trasferisce in Lombardia dove opera in qualità di Direttore Commerciale presso diverse società di logistica e trasporto. Svolge per un periodo anche attività di consulenza mentre attualmente è Country manager e amministratore delegato di Seacon Logistics.
Attività istituzionali: Alberto Accetta è vice presidente di SOS LOGistica
Hobbies e passioni: la lettura di libri di qualsiasi genere, preferibilmente saggistica “utile a conoscere i meccanismi economici e socio-politici delle società”. Libro attualmente sul comodino: “Le Crociate viste dagli Arabi” di Amin Maalouf – Edizioni SEI - SOS LOGistica, partner di Assologistica, è l’associazione di logistica sostenibile che, da dieci anni, si prefigge di diffondere la cultura della sostenibilità poggiata su tre pilastri: economica, sociale ed ambientale. A tale scopo ha creato un Centro Studi e Documentazione per la diffusione di best practice. Organizza workshop, tavole rotonde e un convegno annuale. Ha creato, in collaborazione con Lloyd’s Register, il primo marchio di Logistica Sostenibile. Favorisce la diffusione delle buone pratiche fornendo informazioni specifiche e aggiornamenti. Il Comitato scientifico, di cui è presidente onorario Jean Paul Fitoussi, comprende personalità del calibro di Francesco Profumo, Lanfranco Senn, Flavio Boscacci e Walter Stahel. L’attuale presidente di SOS LOGistica è Daniele Testi. Vice presidenti, oltre ad Alberto Accetta, Renzo Provedel, Luigi Pignatelli e Luca Vecchio.
Maurizio Peruzzi
Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di novembre 2018 de Il Giornale della Logistica. Richiedi qui la copia in PDF
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Il Giornale della Logistica