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Quattro chiacchiere con Andrea Scrocco – Director Logistics and Transport Services Milano Cortina 2026: una logistica da medaglia d’oro

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Per comprendere la complessità dietro l’organizzazione logistica delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 credo sia indispensabile partire da una domanda: che cosa rappresentano per lei?

I Giochi non sono solo numeri, sono una sfida, un percorso che richiede un lavoro lungo e invisibile, che unisce atleti, allenatori, organizzatori, volontari, territori. Sono un’eredità costruita attraverso ricordi e valori condivisi come inclusione, sostenibilità, rispetto, passione.

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Nel pratico, invece, quali sono le responsabilità di chi si deve occupare di logistica e trasporto per questo evento?

Partiamo da un dato: manca meno di un anno e mezzo alla Cerimonia di apertura dell’evento (476 giorni al momento in cui stiamo parlando, NdR). Sembra tanto, ma in realtà è come se fosse dopodomani. I prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali si svolgeranno nell’arco di due mesi in cui tutti saremmo coinvolti, tutta l’Italia. Noi ci lavoriamo dal 24 giugno 2019, quando c’è stata l’assegnazione di Milano Cortina 2026.

Una data che le è rimasta impressa nella memoria

Non poteva essere altrimenti. Me lo ricordo benissimo perché ero a Cortina. Io sono di Cortina ed ero felicissimo. In quel momento lavoravo per Eni e il giorno dopo sarei ripartito per il Congo per andare in piattaforma, quindi una logistica molto diversa da quella che attualmente sto facendo. E lì mi sono detto, quale evento migliore, vent’anni dopo Torino 2006, per dare un contributo? Per Milano dove ho studiato, e dove attualmente vivo e Cortina, dove sono nato.  A inizio gennaio 2022 mi è stata affidata questa responsabilità e ho intrapreso questa avventura. Abbiamo subito iniziato a correre.

Il tempo non è l’unico fattore sfidante. La diffusione dell’evento su un’area di oltre 22mila kmq sicuramente non semplifica le cose

Sicuramente una tale estensione territoriale è uno degli elementi di maggior complessità. Noi faremo dei Giochi diffusi per la prima volta nella storia, comprendo un territorio che include due regioni, Veneto e Lombardia, due province autonome, Trento e Bolzano, 9 prefetture, centinaia di comuni, quindi c’è una complessità territoriale incredibile. Se pensiamo a Torino 2006 gli interlocutori erano la città di Torino e la parte montana, ma le distanze erano molto più ragionevoli e si dialogava con un’unica regione, il che semplificava molto in termini di pianificazione e di strategia, anche logistica in quel caso.

L’eterogeneità dei flussi è un altro bel nodo da sciogliere

Esatto, perché sta a noi occuparci di tutte le merci che entreranno nel perimetro dell’evento. Dobbiamo distinguere due tipologie di filiera logistica: quella relativa all’allestimento e quella legata all’approvvigionamento. Dal punto di vista dell’allestimento, abbiamo la responsabilità della realizzazione di tutte le strutture; non delle infrastrutture, però, che sono demandate al Governo. Una volta che noi abbiamo preparato le sedi di gara, che sono tantissime (ben 18!) dobbiamo pensare anche ai sei Villaggi Olimpici e a più di una trentina di sedi non competitive. Le Cerimonie Olimpiche e Paralimpiche saranno i momenti iconici dei prossimi Giochi di Milano Cortina 2026 e rappresenteranno un elemento di grande emozione e orgoglio per l’Italia e per tutto il mondo dello sport. Sono stati scelti tre luoghi diversi che a vario titolo raccontano la storia, non solo sportiva, del Paese.

Quali?

Lo stadio San Siro di Milano accenderà i suoi riflettori il prossimo 6 febbraio 2026 per la Cerimonia d’Apertura Olimpica; l’Arena di Verona accoglierà la Cerimonia di Chiusura Olimpica e di Apertura Paralimpica; mentre lo storico Stadio del Ghiaccio di Cortina d’Ampezzo ospiterà la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Paralimpici. In aggiunta, dobbiamo allestire anche la parte aeroportuale, come ad esempio Malpensa, e l’aeroporto Marco Polo di Venezia e le stazioni. Dobbiamo essere presenti un po’ ovunque su tutto il territorio italiano. In totale parliamo di più di 80 sedi da allestire e disallestire.

 Prenda fiato

Queste sono le operazioni standard che dobbiamo gestire. Dopodiché, c’è una parte molto più delicata: il rapporto con tutti gli stakeholder. Parliamo prima di tutto degli oltre 3.500 atleti che arriveranno da più di 90 paesi del mondo. La nostra responsabilità è organizzare i trasferimenti sia delle persone sia di tutte le attrezzature sportive. Immaginate l’ingombro di un bob o di uno skeleton, o di uno slittino. Oppure, pensate agli sci: per darvi un ordine di grandezza, parliamo di un centinaio di sci ad atleta. Ciascun atleta porta la propria attrezzatura in Italia, ma dell’ultimo miglio ci dobbiamo occupare noi. Non possiamo lasciare, come in un evento di Coppa del Mondo, che ciascuna persona si organizzi in modo autonomo o perderemmo il controllo.

Non si può sbagliare

Decisamente. Qui c’è un tema, oltre che di responsabilità anche di attenzione, perché non possiamo, per esempio, consegnare gli sci in ritardo all’atleta che deve allenarsi o fare la competizione. Ma non ci sono solo gli atleti. Ci sono anche i media: oltre 10.000 broadcaster, stampa e fotografi che anche loro hanno bisogno di una gestione logistica per bagagli e attrezzature. Poi ci sono le federazioni, i giudici, e tutto il nostro staff. Inoltre, dovremo distribuire le uniformi a 18.000 volontari e pensare anche a tutto ciò che occorre per i servizi agli spettatori: nel complesso, sono oltre 1.6 Milioni i biglietti in vendita per assistere ai Giochi di Milano Cortina 2026.

Sento che non ha finito

No, infatti. Anche i percorsi della Torcia Olimpica e di quella Paralimpica sono una nostra responsabilità, così come le medaglie. E poi ci sono tantissimi altri progetti, come quello dell’antidoping: è sempre la logistica che si occupa di approvvigionare i materiali necessari e di trasferire le provette antidoping dopo il prelievo fino al laboratorio, assicurandone sicurezza e tracciabilità.

La complessità è altissima. Spero non sia tutto sulle spalle di un uomo solo

Attualmente siamo un team di una quindicina di persone e arriveremo a essere, tra un anno circa, un centinaio. Dall’inizio di ottobre abbiamo un nuovo partner che è Poste Italiane e attraverso Poste Logistic avremo un supporto importante per organizzare e svolgere molte delle attività di cui abbiamo parlato. Arrivati a quello che noi chiamiamo Games Time, ossia gli ultimi sei mesi prima dell’evento, contiamo di avere 1.200 persone impegnate nella logistica.

Il tema delle risorse è critico oggi per la logistica. Trovare e formare queste persone sarà una sfida nella sfida

Il tema delle risorse si intreccia con quello della diffusione dell’evento. Dovremo essere presenti su tutti i territori: non solo Milano e Cortina, ma anche a Livigno, Bormio. Anterselva, Tesero, Predazzo, Verona. Trovare così tante persone che lavorino per un breve periodo a quest’impresa non sarà facile. Vogliamo portare opportunità di crescita nei territori dove saremo presenti, attivando percorsi di formazione per tutte quelle persone che avranno voglia di imparare un mestiere che nel nostro caso è la logistica. Fare in modo di costruire professionalità che restino sul territorio anche a fine evento.

Nella volontà di creare professionalità sul territorio si inserisce anche l’accordo con Assologistica?

Con l’associazione e il suo presidente, Umberto Ruggerone, abbiamo intrapreso da più di un anno un percorso di collaborazione e confronto che ci ha supportato nel concludere l’accordo di partnership con Poste Italiane e nell’agevolare la relazione con l’Agenzia delle Dogane Monopoli. In più, insieme collaboriamo anche con Randstad per la parte di recruitment e formazione.

Così si crea un bel sistema di collaborazione

Il nostro obiettivo è proprio creare un team di lavoro che unisca competenze ed expertise diverse, maturate da professionisti e società con differente esperienza: un team multidisciplinare che coniughi le diverse anime della logistica.

  • Nome e cognome: Andrea Scrocco
    Luogo e data di nascita: Cortina d’Ampezzo, giugno 1985
    Informazioni personali: Cresciuto a Cortina d’Ampezzo in mezzo alla natura, mi sono trasferito a Milano per gli studi universitari e sono rimasto, affascinato dall’efficienza e dalla stimolante cultura meneghina
    Formazione: Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale conseguita al Politecnico di Milano
    Attività professionale: Gestione logistica e trasporti per Milano Cortina 2026
    Hobby e passioni: Maestro di sci, grande tifoso di calcio e basket, pratico diversi sport estivi e invernali
    Libro sul comodino: “Lezioni di Chimica”, di Bonnie Garmus
    Punto di forza: Fare squadra
    Tallone d’Achille: Troppo esigente

Francesca Saporiti

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Ottobre 2024 de Il Giornale della Logistica


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