Lei si avvicina ai sessant’anni ma pare avere l’energia di un trentenne. A beneficio personale: mi spiega come fa?
Mi piace troppo il mio lavoro. Ogni giorno nuovi incontri, nuove sfide, nuove opportunità per mettersi in gioco.
È questo il lato positivo della logistica?
Mi affascina affrontare i problemi più complicati e risolverli. Amo analizzare i processi, pianificare le attività, stare in mezzo alle persone. Ogni giorno trovo una o più occasioni per arricchirmi sul piano umano e professionale.
Ci sarà qualcosa che non le piace.
C’è molto da fare e da migliorare per quanto concerne il trasporto. Un mondo ancora troppo frazionato, dove dominano piccole o addirittura micro aziende, padroncini che sanno tutto di come si cambia l’olio o un treno di gomme ma non si educano ad una pianificazione strategica delle attività.
E perché?
Perché l’Italia è ancora quella dei guelfi e dei ghibellini, dei mille Comuni ciascuno arroccato in difesa della propria individualità. Ci sono ancora troppe aziende in cui l’imprenditore vive corroso da un individualismo sfrenato, dalla diffidenza verso i colleghi, arroccato nel suo castello di presunte certezze.
Mentre, fuori dalle metaforiche mura, il mondo è cambiato.
Nel trasporto comandano le grandi flotte, dobbiamo far fronte alla concorrenza internazionale, c’è il problema del cabotaggio: occorre un deciso cambio di rotta in direzione delle nuove tecnologie, delle sinergie tra imprese, della ricerca di masse critiche. La crisi ha stravolto le antiche sicurezze: chi non ha saputo rapidamente adeguarsi è andato in difficoltà o addirittura è saltato per aria.
Anni di impegno e sacrifici distrutti in pochi mesi. Qual è invece la risposta giusta?
Aprirsi verso l’esterno, collaborare con altre imprese. Pochi anni fa (in realtà nel 2007 – NdR) con altri amici e colleghi ho fondato One Express (il noto Network per la gestione di merce pallettizzata secondo il modello dei corrieri espresso – NdR). E che cos’è One Express se non la scelta di creare una casa comune che aiuti un piccolo imprenditore a diventare grande senza perdere la propria autonomia?
L’ultimo progetto di collaborazione sinergica su cui sta lavorando nell’ambito di One Express?
La creazione di un Gruppo di Acquisto a favore di tutti gli Affiliati. Il ragionamento è banale: se mi presento per acquistare venti camion invece che due, il mio potere d’acquisto sarà maggiore. Un principio che vale per l’IT, l’abbigliamento, qualunque strumento di lavoro…
Non mi pare un’idea così innovativa: i Gruppi di Acquisto esistono da almeno trent’anni.
Eppure non tutti credono ai vantaggi. Talora prevalgono diffidenze ovvero l’imprenditore ritiene leso il suo “diritto” a scegliere ciò che più gli aggrada o ritiene utile e conveniente per la sua impresa.
Per un “entusiasta” come lei una bella doccia fredda…
Veramente il progetto sta facendo grossi passi avanti perché la maggioranza degli Affiliati ne percepisce i vantaggi: riduzione dei costi, contributo all’ottimizzazione dei processi. Poi, com’è normale, qualcuno ha bisogno di più tempo. Sono un pragmatico: per raccogliere, prima, bisogna seminare. E, come ci insegna la cultura contadina da cui tutti proveniamo, occorre avere pazienza.
Qual è l’obiettivo prioritario?
Proteggere la marginalità in un contesto in cui è difficile far accettare al clienti aumenti tariffari. Per questo il modello del Gruppo di Acquisto si impone da solo. Per questo stiamo investendo su questo progetto tempo, organizzazione e persone creando procedure ad hoc per rendere facile e trasparente il processo di scelta e di acquisto dei beni. Un contributo alla riduzione dei costi ma è anche un’opportunità per aiutare un cambio di mentalità.
- Nome e cognome: Claudio Franceschelli
Dati anagrafici e personali: Claudio Franceschelli è nato a Bologna il 13 novembre 1958. E’ sposato, un figlio di 24 anni sulle sue orme, attualmente professionalmente impegnato in Gran Bretagna. Franceschelli abita a Minerbio, ad un chilometro dal quartier generale della Due Torri. E’ diplomato in ragioneria (“la prima regola è far quadrare i conti”).
Attività professionale: imprenditore di seconda generazione, da subito accanto al padre nella gestione, anche la più operativa, delle attività aziendali. Oggi è presidente della Due Torri Spa. Nel 2007, assieme ad altri amici e colleghi, fonda One Express, il primo Pallet Network a totale capitale italiano che contribuisce a divulgare in Italia il business model della gestione di merce pallettizzata secondo i criteri del corriere espresso. Di One Express Claudio Franceschelli è presidente del Consiglio di Amministrazione.
Hobbies e passioni: viaggiare, lo sport attivo ed in particolare il ciclismo (ultima impresa: partecipazione alla “Gran Canaria 2016” organizzata dal Gruppo Pinarello) - Due le attività imprenditoriali in cui è impegnato Claudio Franceschelli:
• One Express: il primo pallet network a totale capitale italiano per la gestione di merce pallettizzata secondo le modalità dei corrieri espresso. Un Network costituito da quattro hub nazionali, 120 Affiliati, oltre 1.600.000 pallet movimentati/anno e, tramite la partecipazione a ALLNET – The Alliance of Networks, 13 hub internazionali e 32 Paesi coperti in tutta Europa grazie al lavoro di 20mila collaboratori.• Due Torri: impresa attiva da oltre quarant’anni nel comparto della logistica integrata, un 4PL in grado di assicurare la gestione dei flussi fisici ed informatici dell’intera Supply Chain. Punto di forza la capacità di assicurare un servizio “all’insegna dell’efficacia e dell’efficienza, autenticamente tailor made” grazie anche all’apporto di divisioni dedicate. L’impresa si avvale di circa 150 collaboratori, 40mila metri quadri di magazzini coperti (di cui 6mila a temperatura controllata).
Maurizio Peruzzi
L’articolo completo è pubblicato sul numero di giugno 2016 del Giornale
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